• Ambiente

    Ambiente

    Environment

  • Agricoltura

    Agricoltura

    Agriculture

  • Salute

    Salute

    Health

  • Diritti Umani

    Diritti Umani

    Human Rights

  • Nutrizione

    Nutrizione

    Nutrition

icone agricol

icone NUTR

icone salute

icone DIRITTI

icone ambiente

icone VIDEO

Agricoltura

Intensificazione agricola - Quale? Come?

Se non si vuole spingere la frontiera agricola, per non erodere savane e foreste o coltivare terre scarsamente fertili, e non si vogliono spingere le rese in modo insostenibile, forzando input ed energie o manipolando i genomi, l’intensificazione dell’attività agricola può rappresentare la strada per garantire produzioni crescenti di derrate alimentari soddisfacendo una domanda in crescita. Tendenzialmente significa aumentare le rese complessive per ettaro, incrementare l’intensità colturale (p.e. tramite consociazioni) per unità di terrà o di altri input come l’acqua, modificare l’uso del suolo fertile premiando coltivazioni a maggiore valore d’uso.
Su questo tema fioccano le iniziative e le mappature delle esperienze, ma anche il processo di accreditamento di aziende chimiche e biotecnologiche che si offrono come parte della soluzione con i loro pacchetti tecnologici, a dimostrazione di come il tema sia critico e da problematizzare.
Le iniziative più recenti guardano all’Africa: una promossa dal governo britannico che ha recensito decine di casi di studio ora disponibili in un numero speciale dell’International Journal of Agricultural Sustainability e un’altra, una Conferenza, prevista per l’ottobre prossimo in Ruanda co-promossa dal sistema CGIAR e tarata sulla regione tropicale.

Il numero speciale dell’International Journal of Agricultural Sustainability:
http://earthscan.publisher.ingentaconnect.com/content/earthscan/ijas/2011/00000009/00000001;jsessionid=2rvf9b99r1kow.victoria

Il sito della conferenza:
http://www.cialca.org/index.php?option=com_content&view=article&id=115&Itemid=118

Stampa

Gian Tommaso Scarascia Mugnozza - Il signore degli ogm

Una cosa che Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, nato nel 1925 e morto nella notte tra domenica e lunedì scorsi, non riusciva a spiegarsi, era come mai riescano ad avere tanto ascolto le menzogne della lobby politico-economica anti-ogm. Si chiedeva, per esempio, perché un eccellente documento che illustra le prove della sicurezza e utilità degli ogm, redatto nel 2004 sotto la sua personale direzione e che ha raccolto il consenso delle più importanti accademie scientifiche italiane, fosse passato nel pressoché totale silenzio mediatico (http://www.siga.unina.it/circolari/Consensus_ITA.pdf).
Presidente dell'Accademia nazionale delle scienze detta dei XL, in passato preside di due facoltà di agraria, rettore dell'Università della Tuscia e presidente della Conferenza nazionale dei rettori, Scarascia Mugnozza si innervosiva quando sentiva dire che la comunità scientifica sarebbe divisa in merito agli ogm: solo qualche pseudoscienziato fuorviato dal l'ideologia – era la sua reazione – può dir male di una tecnologia che ha rivoluzionato la nostra capacità di migliorare geneticamente le piante e la sostenibilità ambientale del l'agricoltura. Ed è stato grazie anche al suo lavoro se gli ogm sono diventati una realtà mondiale che, insieme ad attente politiche agricole e ambientali di conservazione e sostenibilità, diminuirà i rischi di carestie e malattie nei prossimi decenni. (...)

L'articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-03-06/signore-082428.shtml?uuid=AaB78sDD

Un suo scritto:
http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/dossier/2006/ogm2/le_biotecnologie_Scarascia_Mugnozza.pdf

Il Creso - Il grano frutto della ricerca italiana:

http://www.rivistadiagraria.org/riviste/vedi.php?news_id=565&cat_id=262

Convegno a Expo 2015:

http://www.georgofili.info/detail.aspx?id=2258

Notizie biografiche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Tommaso_Scarascia_Mugnozza
http://www.treccani.it/Portale/sito/istituto/persone/comitato_donore/mugnozza.html

Stampa

Made in Italy a tavola - Accordo per sviluppare la ricerca per una produzione di qualità, sicura e ambientalmente compatibile

Sviluppare la ricerca per aumentare la competitività del Made in Italy a tavola con una produzione di qualità, sicura e ambientalmente compatibile. È l’obiettivo dell’accordo sottoscritto da Luciano Maiani, presidente del Consiglio nazionale per le ricerche (Cnr), dal presidente di Coldiretti Sergio Marini e da Gianpiero Maracchi, presidente della Fondazione per il clima e la sostenibilità (Fcs). Il documento dà il via a una collaborazione per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione su temi di comune interesse.
“Una produzione agroalimentare sicura, competitiva, rispettosa dell’ambiente e capace di valorizzare il Made in Italy è da sempre un preciso impegno del Consiglio nazionale delle ricerche, che conta un Dipartimento e molti istituti impegnati su questo fronte. Già oggi numerosi progetti”, spiega il presidente del CNR, Luciano Maiani, “riguardano la tutela delle specie vegetali autoctone, la ricerca di sistemi di produzione più redditizi, la comprensione e il ruolo dei fattori climatici o delle caratteristiche geomorfologiche del territorio. L’accordo quadro stipulato oggi con Coldiretti e Fondazione per il clima e la sostenibilità  rafforza quest’impegno nell’ottica di un ammodernamento dell’intero sistema socioeconomico. Un obiettivo che si realizzerà attraverso programmi di ricerca,  trasferimento tecnologico e innovazione su temi di comune interesse.
L’innovazione, e dunque gli investimenti in ricerca e conoscenza sono lo strumento più efficace per traghettare il Paese fuori dall’attuale congiuntura economica”. (...)

L'articolo:
http://www.stampa.cnr.it/DocUfficioStampa/comunicati/italiano/2011/Marzo/16_MAR_2011.HTM

Stampa