E' uscito il Numero Speciale della rivista "Rifiuti" (Edizioni Ambiente), interamente dedicato alla recente riforma della parte IV del "Codice ambientale". 180 pagine, 12 interventi di approfondimento a firma dei maggiori esperti del settore, la versione aggiornata e coordinata del testo di legge, arricchita da un poderoso apparato di note che permette di contestualizzare puntualmente tutta la normativa correlata. Per la seconda volta in quattro anni, cambia il regime della gestione dei rifiuti, a seguito del recepimento della direttiva 2008/98/Ce. Il numero doppio (Gennaio-Febbraio) della rivista è la prima pubblicazione del testo vigente della parte IV del Codice ambientale, aggiornato alle recenti modifiche introdotte dal Dlgs 3 dicembre 2010, n. 205. Inoltre, al testo annotato si aggiunge un ampio repertorio di analisi e interpretazioni, per indirizzare gli operatori nella lettura e nell'applicazione delle principali innovazioni apportate: dagli aspetti tecnico-giuridici più controversi all'attuazione delle procedure previste, con particolare attenzione alla fase di delicata transizione tra il sistema pregresso e quello attuale (anche quando la norma tace), senza dimenticare il nuovo sistema sanzionatorio declinato per il Sistri.
The 108th issue of MEA Bulletin includes reports on meetings of the Second Session of the Intergovernmental Negotiating Committee to Prepare a Global Legally Binding Instrument on Mercury, the high-level intersessional meeting of the Commission on Sustainable Development on a 10-Year Framework of Programmes on Sustainable Consumption and Production, and an informal meeting of the World Trade Organization's (WTO) Committee on Trade and Environment in Special Session. This issue includes two guest articles: · “UNEP’s Efforts to Support Compliance with and Enforcement of MEAs,” by Lara Ognibene, Freshwater and Marine Law and Governance Unit, Division of Environmental Law and Conventions, UNEP; and · “Biodiversity, Adaptation, Food Security – Learning from the Field,” by Balakrishna Pisupati, Chief, Biodiversity, Land Law and Governance Unit, Division of Environmental Law and Conventions, UN Environment Programme
MEA Bulletin is a publication created by the International Institute for Sustainable Development (IISD), in cooperation with the United Nations Environment Programme’s Division of Environmental Law and Conventions (UNEP DELC).
Pubblicato il terzo numero di Ecoscienza, la rivista di Arpa Emilia-Romagna su sostenibilità e controllo ambientale. La perdita della biodiversità, l´impronta ambientale del produrre e il percorso "da industria pesante a industria pensante" sono i temi principali trattati.
La situazione delle aree protette italiane è grave. Per di più si paga l’assenza di un governo serio, quello attuale è paralizzato e interessato solo alle vicende del proprio capo.
Amnesty International e Friends of the Earth International hanno presentato un reclamo ufficiale contro la Shell per violazioni degli standard di base sulla responsabilità delle imprese stabiliti dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Organisation for Economic Co-operation and Development - Oecd). Secondo le due organizzazioni, l'utilizzo di informazioni ingannevoli e dubbie per attribuire la responsabilità della maggior parte dell'inquinamento petrolifero nel Delta del Niger ai sabotatori ha violato le linee guida dell'Oecd destinate alle imprese multinazionali. Il reclamo è stato presentato ai punti di contatto dei governi olandese e inglese presso l'Oecd. Il 26 gennaio, l'impatto delle attività della Shell sull'ambiente e sui diritti umani in Nigeria sarà esaminato durante un'udienza del parlamento tedesco. A metà degli anni Novanta, la Shell aveva ammesso che gran parte dell'inquinamento petrolifero nel Delta del Niger era dovuto a negligenze della compagnia. Adesso, invece, attribuisce la responsabilità della gran parte dei problemi ai sabotaggi messi in atto dalle comunità locali e da criminali, citando dati non credibili che hanno la pretesa di dimostrare come il 98 per cento delle fuoriuscite di petrolio dipenda dai sabotaggi. (...)
Chi ci ha portato nel baratro, potrà anche tiraci fuori? La domanda è lecita, ma la risposta non è certa. Di pancia (e anche un po' di testa) verrebbe da dire di no, però bisogna avere un approccio realistico e allora se a Davos,