The World Day for Cultural Diversity for Dialogue and Development provides us with an opportunity to deepen our understanding of the values of cultural diversity and to learn to “live together” better.
The Fourth United Nations Conference on the Least Developed Countries (LDC-IV) came to a close on 13 May in Istanbul, Turkey, with the adoption of the Istanbul Programme of Action (IPoA) and the Istanbul Political Declaration, setting a clear target “to halve the number of least developed countries in the next decade.” In the Istanbul Programme of Action, developed countries recommitted to realize 0.15-0.20 per cent of their gross national income (GNI) as official development assistance (ODA) to LDCs. Although countries already committed to these percentages 10 years ago in the Brussels Programme of Action, the majority of donor countries have failed to meet the targets. Current ODA levels for LDCs are less than 0.1 per cent of developed countries’ GNI collectively. Moreover, the IPoA encourages those countries that already give the committed percentage to further increase their aid levels. In addition to donor support, South-South cooperation was brought to the fore as a process that can complement existing North-South cooperation. (...)
Il Rapporto sul Razzismo in Italia (Manifestolibri 2009) fotografa un Paese in cui centinaia di migranti sono stati oggetto di violenze dal 2007 al 2009 e l'informazione in proposito è spesso fuorviante e insultante. Si fa strada una nuova forma di razzismo o siamo di fronte alla riedizione di una tipologia già nota di emarginazione? Eppure il mondo del volontariato e dell'associazionismo si batte da anni contro le discriminazioni, promuovendo esempi di integrazione da rilanciare alle istituzioni. (...)
L'Economia di Comunione compie 20 anni e a San Paolo (Brasile), luogo di nascita del progetto, ne verrà presentato il cammino, volto al superamento della povertà e alla costruzione di una società più fraterna e solidale.
La Primavera Araba potrebbe riportare l’attenzione su uno dei conflitti più dimenticati e difficili da risolvere della regione mediterranea: quello del Sahara occidentale. (...)
Si celebra oggi la sesta giornata internazionale contro l'omofobia. Il 17 maggio 1990 l'Organizzazione Mondiale della Salute ha sancito che «l'omosessualità non è una malattia mentale, né un disturbo, né una perversione». Jerzy Buzek, presidente del Parlamento europeo, ha definito l'omofobia "deplorevole, perché denigra le persone e le priva dei loro diritti sulla base del loro orientamento sessuale". In Europa, nonostante l'UE ne riconosca i diritti fondamentali, la situazione giuridica delle coppie gay è molto diversa da paese a paese. Nessun paese Ue garantisce la piena parità dei diritti delle persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), anche quei paesi più avanzati sui diritti, come Gran Bretagna, Spagna e Svezia. 14 paesi (incluso un paese Ue, Cipro) sono inclusi nella cosiddetta «parte rossa» della mappatura dell'associazione per i diritti dei gay "ILGA-Europe", caratterizzati da gravi violazioni dei diritti umani e discriminazioni. Molte le differenze all'interno dei paesi Ue: alcuni hanno fatto dei progressi (Germani, Portogallo), altri sono stazionari (Italia, Cipro, Malta, Lettonia) e altri hanno addirittura peggiorato (Ungheria e Lituania). (...)