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Ambiente

ONU: prima giornata della Conferenza contro la desertificazione

ONU: prima giornata della Conferenza contro la desertificazione


''I Paesi ricchi non si preoccupano del fenomeno della desertificazione, ma e' un problema che riguarda da vicino anche loro perche' causa migrazioni di intere popolazioni e mette a rischio la sicurezza alimentare e, quindi, anche la pace mondiale'': e' uno dei temi emersi nella prima giornata della Conferenza contro la desertificazione organizzata dall'Onu a Buenos Aires. L'obiettivo del summit di Buenos Aires, che riunisce piu' di 300 ricercatori di 193 Paesi, e' presentare un dossier che possa servire da base di partenza per la conferenza contro il cambiamento climatico che l'Onu inaugurera' in dicembre a Copenhagen. I delegati dei Paesi in via di sviluppo hanno sottolineato come la lotta alla desertificazione sia parte integrante dei provvedimenti da prendere per salvare l'ambiente. ''Eppure - ha ricordato Luca Gnacadja, segretario esecutivo della conferenza - per combattere l'avanzamento delle zone aride e incoltivabili si utilizza solo il 2% dei fondi destinati a misure per prevenire i cambiamenti climatici''. ''Le zone aride sono quelle con la maggior densita' di conflitti. Nonostante cio' - ha proseguito - quando si pensa ai cambiamenti climatici, si fa riferimento allo scioglimento dei ghiacciai nel mare Artico e non alla sofferenza umana nelle zone in cui la siccita' affligge ogni anno milioni di persone''.


Il sito dell'UNCCD:

http://www.unccd.int/


Il sito del Summit di Buenos Aires:

http://www.unccd.int/cop/cop9/menu.php


La cronaca dei lavori:

http://www.iisd.ca/desert/cop9/

 

 





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United Nations: Expert Panel on Ocean Acidification

United Nations: Expert Panel on Ocean Acidification

 

Prosegue alle Nazioni Unite, a New York, la riunione di alto livello tra scienziati, governi ed agenzie Onu che dovrebbe fornire una serie di opzioni e raccomandazioni per la creazione di un processo di monitoraggio sui mari e sugli oceani del pianeta. Secondo il Programma Onu per l'ambiente (Unep) l'iniziativa «Mira a colmare significative e gravi lacune di conoscenze, che stanno minando la capacità dell'umanità di gestire al meglio il patrimonio naturale basato sulle risorse marine». Se i governi daranno il via libera, il primo “Globally integrated oceans assessment” dell'Onu potrebbe già essere pronto entro il 2014.

Secondo il direttore esecutivo dell'Unep, Achim Steiner, «L'ambiente marino è di fronte a una molteplicità di sfide. Alcune, come il declino degli stock ittici e l'inquinamento di origine terrestre, sono più persistenti. Altre, la comparsa di "zone morte" e gli impatti del cambiamento climatico, in particolare l'acidificazione, stanno rapidamente emergendo. Un processo sistematico di valutazione è atteso da tempo. L'incontro a New York rappresenta una straordinaria opportunità per i governi di mettere le migliori conoscenze scientifiche marine al loro servizio, al fine di fare le scelte migliori di gestione per i prossimi anni e decenni». (...)

L'articolo:

http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=805

Il sito della Riunione ONU:

http://www.un.org/Depts/los/global_reporting/global_reporting.htm

Il Report della Riunione:

http://www.iisd.ca/ymb/oceans/epoa/

* * *

Sull'argomento:

http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=7581

http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2011/03/30/foto/mare_acido-261305/1/

 

 

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WMO: World Climate Conference-3 (WCC-3)

WMO: World Climate Conference-3 (WCC-3)


E' in corso a Ginevra la terza Conferenza Mondiale sul Clima (WCC-3) dell’Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO) che si concluderà domani, 4 settembre.

Da molti anni la WMO ha migliorato la capacità delle scienze della terra, come la metereologia e l'idrologia, di fornire servizi che permettano all’umanità di affrontare al meglio le condizioni climatiche. L’enorme quantità di informazioni raccolta dalla WMO, insieme ai suoi sistemi di elaborazione dati e telecomunicazioni, è una risorsa che può aiutare notevolmente lo sviluppo di servizi e prodotti per il clima, come accurate previsioni climatiche e conoscenze approfondite su potenziali fonti di energia rinnovabile, gestione delle aree urbane e diffusione di malattie.

Il clima può rappresentare un’opportunità per le società, oltre che un rischio. I bisogni delle diverse società devono essere compresi al meglio ed integrati nella creazione di prodotti e servizi. È necessario migliorare la supervisione e la previsione del clima e sviluppare politiche adeguate. Queste esigenze non possono essere soddisfatte dai singoli stati. Il pianeta possiede un solo sistema climatico che fornisce calore, energia ed altre condizioni atmosferiche e oceaniche: la collaborazione mondiale è dunque indispensabile.

L’obiettivo di questa terza Conferenza Mondiale sul Clima è di istituire un sistema internazionale di servizi (Global Framework for Climate Services, GFCS) che faciliti l’integrazione fra informazioni e previsioni scientifiche e la gestione e l’adattamento ai cambiamenti climatici in tutto il mondo. Questo sistema ha lo scopo di favorire l’accesso alle conoscenze scientifiche necessarie per i processi decisionali relativi alla gestione delle condizioni climatiche, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Questi servizi permetteranno di gestire al meglio le condizioni e i rischi climatici e di migliorare l’adattamento ai cambiamenti climatici a lungo termine.

Il programma della Conferenza consiste di cinque sessioni plenarie, 12 sessioni di lavoro, tre tavole rotonde e numerose presentazioni di ricerche scientifiche, oltre alle sessioni di per i rappresentanti di governo di alto livello.


Il sito della Conferenza:

http://www.wmo.int/wcc3/page_en.php


Il sito dell'WMO:

http://www.wmo.int/pages/index_en.html


Cronache quotidiane dei lavori:

http://www.iisd.ca/ymb/climate/wcc3/


Il dossier presentato dal WWF:

http://assets.panda.org/downloads/wwf_arctic_feedbacks_report.pdf

http://www.rinnovabili.it/wwf-i-danni-del-surriscaldamento-saranno-planetari-800276


Il documento socio-economico delle Nazioni Unite:

http://www.un.org/esa/policy/wess/

http://www.rinnovabili.it/onu-un-piano-marshall-contro-il-riscaldamento-globale-401883

 

 


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Transizione: in cammino verso un futuro sostenibile

Transizione: in cammino verso un futuro sostenibile


Cerco di descriverla in poche parole: la Transizione è un movimento culturale impegnato nel traghettare la nostra società industrializzata dall’attuale modello economico profondamente basato su una vasta disponibilità di petrolio a basso costo e sulla logica di consumo delle risorse a un nuovo modello sostenibile non dipendente dal petrolio e caratterizzato da un alto livello di resilienza. Analizzando più a fondo i metodi e i percorsi che la Transizione propone, si apre un universo che va ben oltre questa prima definizione e fa della Transizione una meravigliosa e articolatissima macchina di ricostruzione del sistema di rapporti tra gli uomini e gli uomini e tra gli uomini e il pianeta che abitano. Sotto un’apparenza semplice e pragmatica si nasconde un formidabile strumento terapeutico dei tanti mali che affliggono il mondo industrializzato, uno strumento che ho appena iniziato ad esplorare e che mi sembra tra i più promettenti a nostra disposizione. (...)


L'articolo:

http://ioelatransizione.wordpress.com/cose-la-transizione/


Il blog:

http://ioelatransizione.wordpress.com/about/

 

 




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Global warming: l'ultimatum del climatologo James Hansen

Global warming: l'ultimatum del climatologo James Hansen



Il settimanale “Internazionale” dedica la copertina e l’articolo principale di questa settimana a James Hansen, uno dei climatologi più importanti del mondo. Ma i politici non lo sopportano. Perché sostiene che la minaccia del riscaldamento globale è più grave del previsto (...)

L'articolo:

http://circolopasolini.splinder.com/post/21191904


The abstract (in English):

http://www.newyorker.com/reporting/2009/06/29/090629fa_fact_kolbert


Il sito di “Internazionale”:

http://www.internazionale.it/home/


Informazioni di base:

http://it.wikipedia.org/wiki/James_Hansen

http://en.wikipedia.org/wiki/James_Hansen


Il sito della Columbia University:

http://www.columbia.edu/~jeh1/


Altri materiali:

http://www.worldwatch.org/node/5775

http://www.columbia.edu/~jeh1/2008/TwentyYearsLater_20080623.pdf

http://seedmagazine.com/content/article/the_new_scientist/

http://www.newscientist.com/article/mg19526141.600-huge-sea-level-rises-are-coming--unless-we-act-now.html

http://www.treehugger.com/files/2009/03/james-hansen-and-columbia-u-hold-350-conference.php


Il video:

http://www.youtube.com/watch?v=PPCFx1fMBeI

 

 


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La Cina sfolla 50.000 pastori tibetani per proteggere una riserva naturale e le sorgenti dei suoi fiumi

La Cina sfolla 50.000 pastori tibetani per proteggere una riserva naturale e le sorgenti dei suoi fiumi

 


Negli ultimi 4 anni il governo cinese ha costretto 50.000 pastori, in gran parte tibetani, ad abbandonare la vita nomade per trasferirli in case stabili nell'altopiano del Tibet-Qinghai «nello sforzo del Paese per proteggere l'ambiente di una riserva naturale».

Alla fine del "Piano di spostamento", nel 2010, 55.700 pastori avranno abbandonato una regione in effetti molto delicata dal punto di vista ambientale e che ospita le preziose sorgenti dei tre grandi fiumi asiatici: Yangtsé, Fiume Giallo e Lancang, come i cinesi chiamano il Mekong. Ma il sospetto (e l'accusa) che circola tra i tibetani è quella che il governo di Pechino voglia tenere sotto controllo sia queste vitali risorse idriche che i nomadi e, nel contempo, dare un colpo mortale alla loro cultura autoctona ed alle loro tradizioni ancestrali (...)


L'articolo:

http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=707


Informazioni di base:

http://en.wikipedia.org/wiki/Sanjiangyuan_National_Nature_Reserve

http://www.plateauperspectives.org/sanjiangyuan.htm


Altre fonti:

http://en.tibet328.cn/01/03/200908/t388162.htm

http://www.meltdownintibet.com/q_nomads.htm

http://www.bioone.org/doi/pdf/10.1659/mrd.0972?cookieSet=1

http://www.redorbit.com/news/science/225758/china_focus_china_rebuilds_ecology_by_moving_people_out_of/

 

 

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