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Agricoltura

Recensione: Atlante d'acqua

ATLANTE D’ACQUA - Conoscenze tradizionali per la lotta alla desertificazione

di P. Laureano, Bollati Boringhieri, 2001, pp. 424, Euro 77,47


La desertificazione (o per meglio dire la degradazione dei suoli) è un problema che attualmente interessa circa il 30% della superficie terrestre ed oltre 110 paesi ed è dovuta, oltre a cause naturali, principalmente ad un cattivo uso del territorio da parte dell’uomo che si esplicita in deforestazioni, sovraccarichi pastorali e pratiche agricole inadatte. Alle drammatiche conseguenze dirette sullo stato dei terreni (si pensi che negli ultimi decenni nel mondo è andato perduto l’equivalente dell’intera superficie coltivata degli Stati Uniti) si sommano poi la perdita di risorse e di biodiversità che questo processo comporta e le tensioni economiche, sociali e politiche che ne conseguono.

Per far fronte a questo enorme problema le Nazioni Unite hanno promosso alla Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 una specifica Convenzione per la lotta alla desertificazione volta a contrastare un fenomeno noto peraltro da secoli.

Questo splendido volume, ricco di disegni e di bellissime fotografie, testimonia come le comunità locali in diverse parti del mondo, con semplici ma ingegnose tecniche tradizionali, siano riuscite ad adattarsi ad ambienti ostili: l’autore (architetto e urbanista, consulente UNESCO per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo) evidenzia come gli accorgimenti sviluppati siano strettamente integrati nel contesto socio-culturale del luogo.

L’approccio tecnocratico moderno ha cercato molto spesso di applicare una tecnologia standard a ogni tipo di situazione, causando così effetti distuttivi sulle risorse e ripercussioni fallimentari sul piano sociale.

La proposta dell’autore è volta a comprendere i molteplici intrecci tra fattori naturali e culturali che caratterizzano la ricchezza dei vari modelli di sviluppo locale elaborati dall’uomo nel suo convivere con l’ambiente. La soluzione del “problema acqua” sarà, probabilmente, nella costruzione di società sia rurali che urbane più coese ed integrate che sappiano trarre dalle esperienze del passato le basi per sviluppare in maniera creativa tecnologie durevoli in sintonia con i territori in cui vivono.

 

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Piante e uomo

LE PIANTE DELL’UOMO - Erbe, arbusti e alberi coltivati

di P. Viggiani e G. Pezzi, Il Sole24Ore Edagricole, pp. 408, 1400 ill., Euro 49,50

 

Questo splendido volume sfida la nostra presunzione di conoscere un argomento solo apparentemente “banale”: le piante che l’uomo usa per nutrirsi o per trarne foraggi, fibre, materie prime per l’industria.

Vediamo prima gli aspetti quantitativi: quante specie utilizziamo per questi scopi? Trenta? Cinquanta? Centoventi? No! Gli autori ce ne presentano circa 230 specie (di cui 160 sono “umili” piante erbacee - che molti ignoranti scambiano per “erbacce”!) tutte corredate di immagini e disegni dei particolari che trasformano questo volume anche in una sorta di manuale di riconoscimento per il neofita. Ma sono presenti anche così tante piante arbustive ed arboree, prevalentemente da frutto, da invogliarci a creare sulle nostre terrazze o nei nostri giardini un angolo dove coltivare e godere di tanta magnificienza.

Al godimento fisico si accompagna poi, sfogliando le pagine di questa sorta di “atlante della biodiversità agricola”, quello culturale in quanto il volume racconta la storia e l’importanza economica e sociale di ognuna di queste coltivazioni e, più in generale, del millenario rapporto tra uomini e piante.

* * *

Per approfondire:

http://www.marcovalussi.it/2010/01/uomo-e-piante-1/

http://www.marcovalussi.it/2010/01/uomo-e-piante-2dimoltialtri/

http://www.marcovalussi.it/2010/02/uomo-e-piante-3dimoltialtri/

http://www.marcovalussi.it/2010/03/uomini-e-piante-4dimoltialtri/

http://www.marcovalussi.it/2010/04/uomini-e-piante-5dimoltialtri/

http://www.marcovalussi.it/2010/08/uomini-e-piante-6dimoltialtri/

http://www.marcovalussi.it/2011/01/uomo-e-piante-7dimoltialtri/

http://www.marcovalussi.it/2012/11/uomo-e-piante-8dimoltialtri/

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Recensione: Ecologia forestale

ECOLOGIA FORESTALE

di M. Paci, Edagricole, 2004, pp. 310, 161 ill.ni, Euro 39,50


Pur essendo un manuale universitario di indubbia eccellenza nel panorama editoriale italiano per la competenza accademica e professionale dei contributi offerta nei vari capitoli, questo volume si apre a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della biodiversità. Esso fornisce le fondamenta per la comprensione, nel micro, della fisiologia dell’albero e ,nel macro, del complesso percorso gerarchico che dall’individuo porta alla comunità vivente, all’ecosistema e al paesaggio.

La conoscenza delle strutture e funzionamento dei sistemi forestali è elemento indispensabile per una corretta gestione degli stessi ma apre anche una finestra sulle interelazioni che esistono tra sistemi interagenti come sono foreste, campi coltivati, incolti, pascoli, fiumi, laghi e centri abitati.

E tutto ciò ci auguriamo possa insegnarci a gestire meglio questo enorme patrimonio che la natura ci mette a disposizione gratuitamente.

 

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Recensione: Cereali in coltivazione biologica

CEREALI IN COLTIVAZIONE BIOLOGICA

A cura del Centro Divulgazione Agricola, Edagricole, 2004, pp. 72 Euro 8,90


Si tratta di una guida pratica ai principali cereali autunno-vernini (frumento, orzo, farro, avena, segale, triticale) che, tramite adeguate tecniche proprie dell’agricoltura biologica, possono ottenere standard produttivi interessanti e, spesso, superiori alle colture convenzionali sotto il profilo qualitativo.

Questo vademecum, curato da Maria Carla Cera per il Centro Divulgazione Agricola della provincia di Bologna, offre una esposizione sintetica ma chiara ed esauriente della “filosofia” che sta dietro il metodo biologico: la prevenzione.

In campo agronomico (e, direi, non solo in questo…) sono pressoché nulli gli strumenti a disposizione per correggere un eventuale errore di impostazione di una coltura: a tal fine il manuale offre anche al neofita un panorama degli aspetti dell’agroecosistema che devono essere attentamente esaminati dal tecnico o dal produttore prima di intraprendere la coltivazione biologica dei cereali, settore che sta riscuotendo un notevole interesse da parte del mercato.

Vengono così analizzate le varie tecniche a disposizione per impostare bene le colture fin dalla scelta dell’area di coltivazione in funzione delle caratteristiche podologiche e climatiche, per poi passare alle tecniche di semina, alle rotazioni, al mantenimento della fertilità del suolo come pure alla difesa dai parassiti e alla gestione della flora infestante.

Chiude il volume un interessante capitolo finale sulla panificazione del pane biologico e sulle sue varianti regionali, di particolare interesse per tutti coloro curiosi delle tradizioni gastronomiche locali.

 

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Recensione: Immissione in commercio del prodotto agroalimentare

IMMISSIONE IN COMMERCIO DEL PRODOTTO AGRO-ALIMENTARE

di G. Nicolini, G. Giappichelli Editore Torino, 2005, pp. 262, Euro 22,50


Il volume affronta il quadro normativo vigente nell’Unione europea in materia di alimenti e mangimi geneticamente modificati analizzando altresì il ruolo giuridico e le competenze in materia dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare.

L’Autore, docente presso l’Università di Parma, procede ad un’analisi del regolamento 178/2002 sui principi generali della legislazione alimentare europea per poi passare ad esaminare in dettaglio il regolamento 1829/2003 che integra il precedente sui principi della legislazione alimentare e sostituisce, per questi aspetti specifici, la direttiva 18/2001 sull’impiego confinato e la commercializzazione del prodotto transgenico.

Il saggio propone poi un’analisi del procedimento per l’immissione in commercio di alimenti e mangimi geneticamente modificati, gli aspetti legati alla prevenzione del rischio ambientale (con particolare attenzione alla vigilanza e controllo della replicazione/diffusione degli OGM nell’ambiente) e il sistema sanzionatorio previsto dalle nuove normative europee.

 

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Recensione: Grano o grane?

GRANO O GRANE – La sfida OGM in Italia

a cura di L. Colombo, Manni Editori, 2006, pp. 236, Euro 16,00


L’annuncio della ormai prossima immissione in commercio in America di grano geneticamente modificato da parte di una società leader in campo agrobiotecnologico ha destato preoccupazione ed inquietudini fra operatori e consumatori di tutto il mondo. In Italia, in particolare, dove la filiera del frumento è centrale per la produzione di tanti nostri alimenti tipici (pane, pasta, pizza, prodotti di pasticceria, ecc.) ed il grano è elemento imprescindibile nella cultura e nella filosofia alimentare nazionale, il grano geneticamente modificato rischia di diventare problema destabilizzante per l’opinione pubblica e per un mondo politico di solito scientificamente inadeguato alla comprensione delle innovazioni tecnologiche.

Questo volume, promosso dal Consiglio dei Diritti Genetici (organizzazione scientifica e culturale volta ad analizzare in un’ottica multidisciplinare l’impatto sociale e ambientale nelle biotecnologie) prendendo spunto dal grano transgenico intende aprire lo sguardo del lettore sul mondo dei sistemi agroalimentari e dell’industria biotech, evidenziandone gli attori, i meccanismi, le dimensioni e le logiche.

 

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