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Nutrizione

Recensione: Cereali in coltivazione biologica

CEREALI IN COLTIVAZIONE BIOLOGICA

A cura del Centro Divulgazione Agricola, Edagricole, 2004, pp. 72 Euro 8,90


Si tratta di una guida pratica ai principali cereali autunno-vernini (frumento, orzo, farro, avena, segale, triticale) che, tramite adeguate tecniche proprie dell’agricoltura biologica, possono ottenere standard produttivi interessanti e, spesso, superiori alle colture convenzionali sotto il profilo qualitativo.

Questo vademecum, curato da Maria Carla Cera per il Centro Divulgazione Agricola della provincia di Bologna, offre una esposizione sintetica ma chiara ed esauriente della “filosofia” che sta dietro il metodo biologico: la prevenzione.

In campo agronomico (e, direi, non solo in questo…) sono pressoché nulli gli strumenti a disposizione per correggere un eventuale errore di impostazione di una coltura: a tal fine il manuale offre anche al neofita un panorama degli aspetti dell’agroecosistema che devono essere attentamente esaminati dal tecnico o dal produttore prima di intraprendere la coltivazione biologica dei cereali, settore che sta riscuotendo un notevole interesse da parte del mercato.

Vengono così analizzate le varie tecniche a disposizione per impostare bene le colture fin dalla scelta dell’area di coltivazione in funzione delle caratteristiche podologiche e climatiche, per poi passare alle tecniche di semina, alle rotazioni, al mantenimento della fertilità del suolo come pure alla difesa dai parassiti e alla gestione della flora infestante.

Chiude il volume un interessante capitolo finale sulla panificazione del pane biologico e sulle sue varianti regionali, di particolare interesse per tutti coloro curiosi delle tradizioni gastronomiche locali.

 

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Recensione: Evoluzione e alimentazione

EVOLUZIONE E ALIMENTAZIONE - Il cammino dell’uomo

di C. Consiglio e V. Siani, Bollati Boringhieri, 2003, pp. 242, Euro 19,00


Nell’uomo odierno possiamo riscontrare i progressivi adattamenti anatomici determinati dall’evoluzione della alimentazione dei Primati che ci hanno preceduti negli ultimi 3 milioni di anni.

La vicinanza genetica fra gli antichi Ominidi e le grosse scimmie e la condivisione dello stesso habitat hanno indotto gli autori, esperti universitari di zoologia comparata e di scienze dell’alimentazione, ad approfondire gli aspetti legati all’alimentazione propria di tali specie, di registrarne gli aspetti differenziali al giorno d’oggi, di approfondire lo studio dell’alimentazione dell’uomo attraverso i vari tempi della sua evoluzione e di rilevarne i consumi, le strategie e le modifiche anatomo-funzionali che dovettero accompagnare le varie tappe della nostra presenza sulla Terra.

I nostri progenitori più antichi si nutrivano quasi esclusivamente di vegetali: solo in tempi relativamente recenti l’uomo moderno è diventato onnivoro. Ma (e qui arriviamo ai giorni nostri) recenti acquisizioni scientifiche e valutazioni etiche tendono a riorentare l’umanità verso scelte nutrizionali antiche, impresse nella sua natura.

 

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Recensione: Prevenzione e terapia dietetica

PREVENZIONE E TERAPIA DIETETICA

di Eugenio Del Toma, Il Pensiero Scientifico Editore 2005, pp. 300, € 30,00


Questo volume rappresenta una guida pratica per medici e dietisti nell’approccio alla Dietetica, branca operativa della Scienza dell’Alimentazione. In questi campi, il divenire delle acquisizioni di fisiopatologia e di biochimica nutrizionale è in continua evoluzione e quindi questo testo risulta particolarmente aggiornato per gli studenti dei Corsi di laurea per dietisti ma anche dei medici che nel loro iter teorico-pratico hanno avuto poche o nessuna occasione di studiare sistematicamente gli aspetti preventivi e clinici della nutrizione umana.

Nel volume si dà ampio spazio sia alla teoria che alla pratica dell’impostazione dietetica in condizioni normali e per coloro che hanno esigenze nutrizionali particolari come pure le diete in presenza delle patologie più comune.

L’autore ricorda, nella Prefazione, che: “Qualunque sia la patologia del paziente non dobbiamo dimenticare che il dialogo con esso è la prima terapia e che - come ha scritto il prof. Umberto Veronesi - apre un canale di comunicazione con la psiche del malato, di cui bisogna sempre tener conto”.

 

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Recensione: Immissione in commercio del prodotto agroalimentare

IMMISSIONE IN COMMERCIO DEL PRODOTTO AGRO-ALIMENTARE

di G. Nicolini, G. Giappichelli Editore Torino, 2005, pp. 262, Euro 22,50


Il volume affronta il quadro normativo vigente nell’Unione europea in materia di alimenti e mangimi geneticamente modificati analizzando altresì il ruolo giuridico e le competenze in materia dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare.

L’Autore, docente presso l’Università di Parma, procede ad un’analisi del regolamento 178/2002 sui principi generali della legislazione alimentare europea per poi passare ad esaminare in dettaglio il regolamento 1829/2003 che integra il precedente sui principi della legislazione alimentare e sostituisce, per questi aspetti specifici, la direttiva 18/2001 sull’impiego confinato e la commercializzazione del prodotto transgenico.

Il saggio propone poi un’analisi del procedimento per l’immissione in commercio di alimenti e mangimi geneticamente modificati, gli aspetti legati alla prevenzione del rischio ambientale (con particolare attenzione alla vigilanza e controllo della replicazione/diffusione degli OGM nell’ambiente) e il sistema sanzionatorio previsto dalle nuove normative europee.

 

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Recensione: Grano o grane?

GRANO O GRANE – La sfida OGM in Italia

a cura di L. Colombo, Manni Editori, 2006, pp. 236, Euro 16,00


L’annuncio della ormai prossima immissione in commercio in America di grano geneticamente modificato da parte di una società leader in campo agrobiotecnologico ha destato preoccupazione ed inquietudini fra operatori e consumatori di tutto il mondo. In Italia, in particolare, dove la filiera del frumento è centrale per la produzione di tanti nostri alimenti tipici (pane, pasta, pizza, prodotti di pasticceria, ecc.) ed il grano è elemento imprescindibile nella cultura e nella filosofia alimentare nazionale, il grano geneticamente modificato rischia di diventare problema destabilizzante per l’opinione pubblica e per un mondo politico di solito scientificamente inadeguato alla comprensione delle innovazioni tecnologiche.

Questo volume, promosso dal Consiglio dei Diritti Genetici (organizzazione scientifica e culturale volta ad analizzare in un’ottica multidisciplinare l’impatto sociale e ambientale nelle biotecnologie) prendendo spunto dal grano transgenico intende aprire lo sguardo del lettore sul mondo dei sistemi agroalimentari e dell’industria biotech, evidenziandone gli attori, i meccanismi, le dimensioni e le logiche.

 

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Recensione: Ogm - minaccia o speranza?

OGM: MINACCIA O SPERANZA?

a cura di G. Crepaldi e G. Miranda, Edizioni Art Roma, pp. 315, Euro 18,00


Questo volume raccoglie gli atti di un convegno promosso a novembre del 2003 dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace che ha visto confrontarsi scienziati e ministri, teologi e specialisti sul tema degli organismi geneticamente modificati e del loro impiego in agricoltura.

Ne deriva un volume che, pur ricco di dati, non consente di fornire una risposta univoca all’interrogativo posto nel titolo e che, come si evince dall’indice dei temi affrontati, spazia dalle problematiche dell’alimentazione mondiale al commercio internazionale, dalla sicurezza ambientale e sanitaria alle prospettive etiche secondo l’ottica cattolica.

In questo senso il testo è l’ultimo, in ordine cronologico, dei documenti riguardanti le biotecnologie pubblicati da un organismo della Santa Sede: nel 1999 la Pontificia Accademia per la Vita aveva pubblicato uno studio dettagliato su “Biotecnologie vegetali ed animali”, seguito poi nel 2001 da un rapporto su ”Le piante geneticamente modificate per la produzione di cibo” a cura della Pontificia Accademia delle Scienze.

 

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