Tanto per chiarire, la Convenzione di Istanbul ancora non è stata ratificata dallo Stato italiano, ma se ne parla sui mass media come se fosse una cosa già avvenuta.
Gli occhi della platea internazionale sono puntati sulle elezioni presidenziali in Iran del 14 giugno. In molti si domandano se i giovani riempiranno di nuovo le strade. Secondo l’avvocato iraniano, Nobel per la pace nel 2003, che vive a Londra in una condizione di esilio forzato dalle elezioni del 2009, il popolo ha paura e i severi controlli del governo potrebbero impedire raduni e manifestazioni di piazza. (...)
Mancano tre giorni al 24esimo anniversario della repressione del 1989, in una lettera aperta diffusa da Human Rights Watch China le 123 madri dei ragazzi e delle ragazze uccise durante le proteste del 4 giugno accusano il presidente cinese, Xi Jinping, di volere tornare all’ortodossia maoista. (...)
Lasciano il paese d'origine con la promessa di un lavoro, un viaggio della speranza che costa tra i 30 e i 40 mila euro, per ritrovarsi sul ciglio delle strade. Sono le vittime della tratta, tante, troppe, e spesso invisibili. In Italia sono 2381. È ciò che emerge dal rapporto 2013 della Commissione europea: la prima statistica che raccoglie i dati del 2008, 2009 e 2010 sul traffico di esseri umani nei paesi fedeli al trattato di Maastricht. Numeri, ma anche storie e volti che si intrecciano. (---)
La violenza nel quartiere di Husby di Stoccolma (mappa), dove l’80% degli abitanti del quartiere non è di origine svedese, è esplosa dopo che il 13 maggio un uomo di 69 anni è stato ucciso dai poliziotti dopo averli minacciati. (...) Tra le cause della rivolta ci sono anche la segregazione e la disoccupazione. Secondo le cifre dell’agenzia per l’occupazione svedese riferite al 2010, il 20 per cento dei giovani di Husby non svolgeva alcuna attività e un ragazzo tra i 16 e i 19 anni su cinque era senza lavoro o non andava a scuola. (...)