Biodiversità: Premio ai Custodi Mediterranei
Biodiversità: Premio ai Custodi Mediterranei
«Da noi si dice che una casa senza datteri è una casa dove si ha fame. Sono cresciuto con le palme che le generazioni passate ci hanno lasciato e per tutta la mia vita ho lavorato a preservare e ad arricchire questa grande risorsa. Penso che le palme da datteri rimarranno quando il petrolio finirà». Slimane Bekkay, agricoltore di Ghardaia, Algeria, è uno dei «Custodi della diversità nel Mediterraneo» premiati a Roma in Campidoglio ieri, Giornata mondiale della biodiversità, per iniziativa di Bioversity International, la più grande organizzazione internazionale che si occupa di ricerche sull'uso e la conservazione della diversità nei sistemi agricoli e forestali. Sono circa 30 mila le specie commestibili in natura ma la gran parte sono neglette, abbandonate o addirittura sconosciute, con enorme danno anche per la qualità dell'alimentazione - e dunque della salute - mondiale. Non si protegge ciò che non si conosce e così a oggi si stima che i tre quarti della biodiversità presente nei prodotti agricoli sia andata perduta. Un'estinzione silenziosa, senza nemmeno quella «red list» (lista rossa) che elenca le specie di flora e fauna selvatiche in pericolo.
Ecco dunque l'importanza non solo delle 1.400 banche del germoplasma sparse per il mondo ma anche e forse soprattutto dell'opera costante, sul campo, di agricoltori «custodi» che tutelano moltissime varietà locali, fra le quali quelle preziose del mondo mediterraneo. (...)
L'articolo:
http://www.ilmanifesto.it/archivi/terra-terra/nocache/1/pezzo/4a181bb31d35c/
Il sito di Bioversity International:
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L'Europa s'impegni per difendere la biodiversità agricola
La prossima settimana si terrà a Tunisi la terza riunione del Trattato FAO sulle risorse genetiche agricole per l’alimentazione e l’agricoltura. Sarà un momento importate per il futuro della biodiversità agricola, dato che all’ordine del giorno c’è il tema del suo uso sostenibile e dei diritti degli agricoltori. L’Europa e i suoi Stati Membri considerano l’importanza di questo accordo solo per gli aspetti relativi alla conservazione ex situ nelle banche e reputano del tutto secondario o al massimo importante solo per i paesi del Sud l’uso nelle aziende agricole della biodiversità agricola, la cosiddetta conservazione on farm. Proprio per affermare la centralità dell’agrobiodiversità anche nell’agricoltura europea e all’interno di un altro modello agricolo, 124 associazioni europee hanno firmato una lettera aperta ai governi e alla Commissione chiedendo il riconoscimento dei diritti collettivi degli agricoltori e la piena applicazione del Trattato anche in Europa. Tra le altre cose la lettera chiede che si riconoscano nelle direttive, regolamenti e leggi i diritti degli agricoltori a conservare, utilizzare, scambiare e vendere le sementi ottenute dalle selezioni passate, presenti e future degli agricoltori, a proteggere le proprie conoscenze tradizionali e a partecipare nelle decisioni nazionali relative alla gestione della biodiversità agricola. Inoltre si rivendica l’importanza per gli agricoltori di poter accedere alle collezioni di sementi pubbliche e la messa in pratica dell’articolo 6 del Trattato sull’uso sostenibile della biodiversità agricola.
Per maggiori informazioni:
http://www.semirurali.net/modules/home/index.php?content_id=1
The Meeting:
http://www.planttreaty.org/media/gb3/gb3media_en.htm
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=30991&Cr=FAO&Cr1=
Daily Coverage:
http://www.iisd.ca/biodiv/itpgrgb3/
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