Dei delitti e delle pene
Dei delitti e delle pene
(…) “Quanto la pena sarà piú pronta e piú vicina al delitto commesso, ella sarà tanto piú giusta e tanto piú utile. Dico piú giusta, perché risparmia al reo gli inutili e fieri tormenti dell'incertezza, che crescono col vigore dell'immaginazione e col sentimento della propria debolezza; piú giusta, perché la privazione della libertà essendo una pena, essa non può precedere la sentenza se non quando la necessità lo chiede. La carcere è dunque la semplice custodia d'un cittadino finché sia giudicato reo, e questa custodia essendo essenzialmente penosa, deve durare il minor tempo possibile e dev'essere meno dura che si possa. Il minor tempo dev'esser misurato e dalla necessaria durazione del processo e dall'anzianità di chi prima ha un diritto di esser giudicato. La strettezza della carcere non può essere che la necessaria, o per impedire la fuga, o per non occultare le prove dei delitti. Il processo medesimo dev'essere finito nel piú breve tempo possibile”.(...)
Dal Capitolo XIX:
http://it.wikisource.org/wiki/Dei_delitti_e_delle_pene/Capitolo_XIX
L'edizione del 1817:
Informazioni di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dei_delitti_e_delle_pene
http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Beccaria
Le carceri italiane del XXI secolo:
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/giustizia-10/dossier-carceri/dossier-carceri.html
http://www.giustizia.it/pcarcere/attualita/indice.htm
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/giustizia-7/piano-carceri/piano-carceri.html
http://www.ristretti.it/commenti/2009/gennaio/pdf9/piano_alfano.pdf
http://www.associazioneantigone.it/Index3.htm
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