Ma tu sai cosa mordi?
NUTRIZIONE |
(...) Verso la metà degli anni Sessanta, Claude Lévi-Strauss dedicò il primo volume della sua quadrilogia mitologica alle due categorie del crudo e del cotto, che il grande antropologo francese impiegava per spiegare come il continuum indistinto della natura venisse "cucinato"
in cultura dalle società umane. Oggi probabilmente Lévi-Strauss si troverebbe in difficoltà, perché le sue categorie nella società post-industriale appaiono sfumate; la linea di confine tra crudo e cotto è rotta in una moltitudine di varianti intermedie, e il crudo ovvero la natura - è stato sostituito da surrogati industriali. In opposizione all'impero della cucina industriale da qualche anno sono in fermento svariate controculture pacificamente ribelli. Come notava Lévi-Strauss, «una cosa diventa buona da mangiare solo quando è buona da pensare». Dunque, spazio a tutti quei movimenti e quelle tendenze che contrappongono la consapevolezza del cibo al dominio della tecnoscienza alimentare e al consumo massificato e cieco: gruppi d'acquisto solidali a chilometro zero, fan della sostenibilità e filosofi slow food, per citarne alcuni. (...)
L'articolo:
http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=553&IDSezione=0&ID=371899
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Jonathan Safran Foer - "Se niente importa":
Un estratto:
http://ilviandantebevitore.blogspot.it/2010/05/che-polli.html
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Paul Roberts - "La fine del cibo":
http://www.youtube.com/watch?v=mTfJmHkJnv0
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