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(...) La Mongolia conta quasi 3 milioni di abitanti, che vivono in un territorio nelle cui viscere si trova qualcosa come 3.000 miliardi di dollari in oro, rame e carbone, uranio e minerali vari (per approfondire consiglio questo sito). Risorse, che se ben amministrate, trasformerebbero Ulan Bator, fino a vent’anni fa satellite di Mosca, in un nuovo Qatar. O al contrario, se mal gestite, in una nuova Nigeria. A giudicare dal risentimento popolare dovuto al crescente divario tra ricchi (pochi) e poveri (tutti gli altri), i mongoli sembrano incamminati lungo la seconda strada.
Oggi un terzo della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Eppure, Gucci, Prada e Burberry, fra i marchi di lusso, non soffrono certo la mancanza di clienti presso i loro negozi recentemente aperti. (...)

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http://geopoliticamente.wordpress.com/2012/06/30/la-mongolia-tra-ricchezza-virtuale-e-problemi-reali/

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