Sudan - Il traduttore del silenzio

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Daoud Ibarahaem Hari è di origine zaghawa, lo dicono le cicatrici tribali sulle tempie; la sua tribù di pastori vive da sempre in villaggi di capanne d'erba e fango. Ora sarebbe un allevatore di cammelli, come avrebbe voluto suo padre, se il Darfur non fosse devastato da una sanguinosa guerra civile: il sottosuolo della regione sudanese è, infatti, ricco di giacimenti petroliferi e la minoranza araba al governo sta allontanando con la forza la maggioranza indigena africana. (...)
Dal suo instancabile impegno per far conoscere a tutto il mondo il dramma del Darfur nasce questo libro, un racconto semplice, sommesso, a volte garbatamente ironico, senza mai un cedimento alla disperazione o al vittimismo, anche quando l'orrore stringe alla gola. (...)

La recensione:
http://www.tempi.it/tempi-book/001754-il-traduttore-del-silenzio

Darfur: la storia del genocidio
http://africa.blog.ilsole24ore.com/2010/02/darfur-la-storia-del-genocidio.html

Cronache... dal passato:
https://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=627:darfur&catid=46:diritti-umani&Itemid=105

Gli ultimi sviluppi della politica sudanese:
http://africa.blog.ilsole24ore.com/2010/04/accuse-di-irregolarit%C3%A0-sulle-elezioni-in-sudan-a-bashir-il-90-dei-voti-.html
http://www.medarabnews.com/video-archivio/?v=16109