L'acqua dei “Pozzi che cantano” – Viaggio tra i Borana

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L'acqua dei “Pozzi che cantano” – Viaggio tra i Borana


     Il territorio dei Borana è prevalentemente pianeggiante,con cespugli e pascoli privi di corsi d'acqua o di sorgenti.

I Borana sono allevatori e, per poter abbeverare le loro mucche, hanno scavato dei pozzi conosciuti con il nome di "Pozzi che cantano".

Queste costruzioni sono il frutto del duro lavoro di generazioni e comportano una incredibile fatica giornaliera per l'estrazione dell'acqua.

I pozzi sono spiazzi di 10 -15 metri di diametro, posti ad una decina di metri al di sotto della campagna circostante, alla quale sono collegati mediante una strada percorribile dalle mandrie. Dal fondo di questo spiazzo è stato scavato un secondo pozzo, di un paio di metri di diametro, fino al raggiungimento della falda acquifera (che a volte si trova ad una trentina di metri dal piano della campagna).

L'acqua viene estratta con un passamano tra le persone, disposte su traballanti scalette di legno appoggiate alle pareti del pozzo più profondo. Il lavoro di estrazione è cadenzato da canti, da cui il nome.

 

Testo tratto dal sito:

http://it.geocities.com/sergio_zoppo/omo/borana/borana.html


I Borana nell'obbiettivo di Claudio Sica:


Altre fonti:

http://www.giornalesentire.it/2008/aprile/322/etiopiatraiborana.html

http://linformazione.e-tv.it/archivio/20080323/35_MO2303.pdf