"Silent Souls" - Il viaggio dell'estremo addio

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Al centro dell'intenso e appartato film di Aleksei Fedorchenko, Silent Souls, c'è un rituale antico della cultura Merja, tribù ugro-finnica del lago Nero, sopravvissuto nei secoli, e ai rivolgimenti della storia. Fa da sfondo un'immensa distesa paludosa della Russia centro-occidentale, con i suoi silenzi, le sue nebbie e i suoi sparsi, assorti villaggi. È la descrizione di un viaggio nello spazio e nel tempo di due amici, Miron e Aist, che a bordo di un furgone, trasportano il corpo senza vita di Tanya, la giovane sposa del primo, prematuramente scomparsa. Destinazione, le lontanissime rive limacciose del lago sacro al popolo Merja, dove verrà cremato il cadavere di Tanya. La tradizione vuole che il vedovo si scelga un amico che lo accompagni nella estenuante traversata della regione, lungo le terre di confine. Un'occasione per il marito, sempre secondo i canoni del culto, di narrare all'accompagnatore la sua storia d'amore coniugale, ricordando momenti salienti della convivenza, in uno sfogo che è insieme elaborazione del lutto, rimozione del dolore e omaggio alla donna amata. (...)

L'articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-05-27/viaggio-estremo-addio-081943.shtml?uuid=Abnj06iF

Il sito del film:
http://www.silentsoulsfilm.com/

Informazione di base:
http://en.wikipedia.org/wiki/Silent_Souls