Cina tra città e campagna - "Non uno di meno"

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Girato dal regista di "Lanterne rosse" e “La storia di Qiu Jiu”, questo film (Leone d'oro alla 56ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia) racconta uno spaccato scolastico e sociale della Cina rurale di oggi. (...)
Il film è ambientato, almeno nella prima parte, in un autentico villaggio poverissimo, senza luce né acqua corrente, mentre nella seconda parte la narrazione si sposta in una città. I luoghi della messa in scena sono tutti rigorosamente reali e sono esplorati dalla macchina da presa con attenzione, mettendo in evidenza gli elementi e i dettagli che li caratterizzano. (...) In netta contrapposizione con la rappresentazione del villaggio caratterizzato dalla lentezza e avvolto in una quiete quasi 'innaturale', è la messa in scena della città. Una caotica metropoli, simbolo della globalizzazione, dove convivono scenari di miseria resa visibile dai mendicanti che elemosinano agli angoli delle strade, con aspetti di modernità e indici di ricchezza e benessere riservati a pochi. Una città caratterizzata da una descrizione sonora e visiva. (...)
Tutti elementi insomma che concorrono a “informare” lo spettatore dei radicali cambiamenti in atto nella società cinese e che segnalano in modo inequivocabile la profonda differenza fra città e campagna, fra esistenze ancorate al passato ed altre protese verso i simboli della “modernità” e del futuro. (...)

La recensione:
http://www.cinemadelsilenzio.it/index.php?id=256&mod=film

Informazione di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Non_uno_di_meno