Può funzionare una società senza conflitti?

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Può funzionare una società senza conflitti?

 

di Miguel Benasayag


Ci illudiamo che eliminare la litigiosità a tutti i livelli sia possibile, che si possa raggiungere un mondo di pace.
Combattendola però finiamo per imbarbarirla sia a livello individuale che a livello sociale. Questo acuisce il nostro senso di impotenza e induce a pratiche sociali ancora più inquietanti. La complessità ci paralizza. Per questo abbiamo paura, di tutto. oggi chiunque non è nella norma, chiunque sia portatore di conflitti, di dubbi, di pulsioni irrazionali, è il nemico. Anche il futuro è diventato un nemico.Questa nuova barbaria nasce dalla volontà stessa di porre fine alla barbaria.L’altro che sentiamo come una minaccia è lo straniero, l’integralista, ma anche il salariato o il funzionario che si oppongono alla disciplina e l’handicappato, l’individuo in qualsiasi modo ”deviante”.
Invece di temere il conflitto dovremmo cercarlo: perchè rappresenta la vita. La nostra società lo nega e lo riduce ad uno scontro violento, negativo, da debellare, reprimere. Ma respingendolo si creano solo nuovi scontri.
Quali legami possiamo mai creare se non sviluppiamo la capacità di tollerare il conflitto, la capacità di non trasformarlo in scontro?
Il conflitto è dentro di noi, è nel rapporto con l’altro, è in rapporto alla vita. (...)

L'articolo:

http://www.valentinachiodi.com/blog/?p=152


Informazioni biografiche:

http://it.wikipedia.org/wiki/Miguel_Benasayag

http://fr.wikipedia.org/wiki/Miguel_Benasayag