La morte della crisalide. Sboccerà la farfalla della sostenibilità?

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«L'aspetto positivo della mondializzazione è che ormai c'è una comunità di destino di tutti gli esseri umani, ovunque essi si trovino. Siamo tutti di fronte agli stessi problemi fondamentali e alle stesse minacce mortali, sul piano ecologico, climatico, sociale, nucleare, ecc. Una patria è una comunità di destini, quindi la Terra è la patria comune che dobbiamo cercare di salvare in una situazione dove sembra non esserci più futuro e quindi prevalgono l'incertezza, la paura e le logiche regressive».
Il sociologo e filosofo francese Edgar Morin - in una recente intervista di Gambaro su Il Venerdì de la Repubblica - aiuta a riportare lo sguardo su quei primi gradini che già oggi è possibile salire per ricostruire un'idea nuova e concreta di rapporti sociali ed ecosistemici, oltre il velo cupo col quale l'oggi sembra oscurarci il domani: «Ciò che si profila come probabile - vale dire la crisi ecologica, economica, politica e sociale del mondo in cui viviamo - mi spinge a essere pessimista. L'improbabile è però sempre possibile. Quindi resto ottimista e continuo a credere che si debba e si possa trovare una strada per evitare di finire nel baratro». (...)

L'articolo:
http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=15360

Sull'argomento:

http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-04-15/umanesimo-planetario-081540.shtml?uuid=Ab1ISMOF

Passato...prossimo:

https://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3588:edgar-morin-il-futuro-possibile-per-il-sistema-terra-e-la-metamorfosi&catid=31:meditare&Itemid=138