Il cibo in scatola
NUTRIZIONE |
“Gli americani: mangiano gli spaghetti in scatola...”. Accompagnati da strani regali (latte condensato, uova in polvere, chewing gum ) i liberatori statunitensi furono accolti, almeno sul piano gastronomico, con sospetto,
gente che godeva di grande abbondanza ma che trattava il cibo come un prodotto industriale qualsiasi, alla stessa maniera delle automobili, e che non riconosceva la superiorità degli alimenti freschi.
Nel corso degli anni Cinquanta, accompagnato dal diffondersi di uno strumento essenziale, l'apriscatole, che azionando una ruota tagliente permette di aprire in pochi secondi le scatolette di zinco, il cibo in scatola diventò in verità una presenza diffusa nelle case italiane, ma in modo ancora piuttosto selettivo. Possiamo dire che il cibo in scatola entrò nelle cucine ma ci avrebbe messo ancora molto ad arrivare sulle tavole. Il tonno in scatola, i pelati, e per preparare qualche pranzo o cena alla scelta anche le scatolette di carne, Simmenthal o argentina. Eppure, contrariamente a quello che molti pensavano, non si trattava di una novità portata dalla guerra. (...)
La trasmissione:
http://www.raistoria.rai.it/articoli/il-cibo-in-scatola/20027/default.aspx
Informazione di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nicolas_Appert
http://fr.wikipedia.org/wiki/Nicolas_Appert
http://it.wikipedia.org/wiki/Appertizzazione
http://fr.wikipedia.org/wiki/Appertisation
http://en.wikipedia.org/wiki/Canning
http://es.wikipedia.org/wiki/Envasado
Passato... prossimo:
https://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1608:razione-k-cosi-cambia-il-menu-di-guerra&catid=112:nutrizione&Itemid=104
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Pomodori in scatola - Il codice sulla confezione ci svela alcuni segreti utili per valutarne la freschezza:
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Tonno in scatola - Come sceglierlo, tra qualità e sostenibilità ambientale:
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