Viaggi lontani, molto vicini
L'idea di Marcel Proust, che il gran affare dei viaggi sia cercare nuovi occhi piuttosto che nuove terre, pur ripetuta allo sfinimento quasi a voler vedere se si riesce a banalizzarne la profondità, è tuttavia sempre più vera. Infatti se c'è un aspetto comune ai viaggiatori contemporanei più interessanti è proprio la capacità di affinare lo sguardo, frutto di un lungo esercizio e di una cultura del viaggio che racchiude in sé tutto il lavorio e il deposito dei grandi viaggiatori del passato. Ma a questo punto, per chi sa guardare e vedere, la corrispondenza binaria tra distanza e diversità viene meno, quasi che andare lontano fosse solo spreco di energia, quando mondi inesplorati e misteriosi si nascondono dietro l'angolo e l'esotismo è a un lancio di sasso. Questa rilettura degli spazi vicini, e in particolare di quelli abbandonati, accomuna diversi libri di viaggio pubblicati di recente. (...)
L'articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2013-01-20/viaggi-lontani-molto-vicini-140333.shtml?uuid=AbqXREMH
Sull'argomento:
http://comune-info.net/2013/01/il-treno-delle-nuvole/
I libri:
http://www.neoedizioni.it/neo/catalogo/coi-binari-fra-le-nuvole/
http://www.espressedizioni.it/catalogo/id/46
http://www.einaudi.it/libri/libro/antonella-tarpino/spaesati/978880621146
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Viaggiatori... del passato e del futuro:
http://illuminations-edu.blogspot.it/2013/05/i-viaggiatori.html
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