Get Adobe Flash player
Home Hobbies Meditare “PECUNIA OLET”

“PECUNIA OLET”

Valutazione attuale: / 2
ScarsoOttimo 

PECUNIA OLET”

 

Plinio il Giovane fu governatore della Bitinia per qualche anno intorno al 110 d.C. sotto il regno di Traiano. Grande proprietario terriero, senatore, console, esperto di finanza aveva raggiunto le più alte cariche dello stato passando indenne dal periodo di Domiziano a quello di Nerva e Traiano.

Traiano lo inviò in Bitinia come amministratore straordinario a seguito della cattiva amministrazione dei precedenti governatori con l’incarico di scoprire dove erano finiti i soldi e perchè si fosse progettato e costruito in modo così errato. Opere incompiute, mal progettate, ancor peggio realizzate, progetti faraonici che avevano esaurito le risorse finanziarie della provincia e i contributi dello Stato.

"Munera", "oro che lubrifica", tangenti, "unzione" di ingranaggi, bustarelle, “dazioni”, concussione: nel corso della storia e della loro esistenza, magnati, governanti, uomini d'affari, ma anche uomini rispettabili e apparentemente mondi da ogni peccato hanno incontrato "il penetrante olezzo della corruttela".

Per alcuni storici la corruzione è antica quanto l’uomo, come ci dice la Bibbia nell’episodio di Adamo e del serpente. Pochi secoli dopo la storia della corruzione poteva già vantare fulgidi esempi: nelle antiche civiltà mesopotamiche la reciprocità tra il dono interessato e il favore richiesto era una consuetudine consolidata e a quest’uso si era avvezzi nell’Atene di Pericle e nella Roma di Cicerone, dove la tangente era un costume formalmente condannato benché ampiamente diffuso.

Molti conoscono la corruzione del Basso Impero romano, quella degli ultimi giorni prima del tramonto nel V secolo d.C.: fu, quella corruzione, alla base del crollo di Roma e del suo dominio.
Pochi, invece, conoscono la corruzione che nella Roma repubblicana allignò nelle caste privilegiate, quelle dei generali dotati di straordinario potere personale, quelle dei senatori e via dicendo.

Dalle fonti letterarie si viene a conoscere delle speculazioni dei grossisti, dell'evasione fiscale (anche in quei giorni non mancava un'affilata satira sull'argomento, a cominciare dalla penna infallibile di Plauto), riferimenti all'arroganza del potere politico, malversazione. Insomma, Roma non ha mai avuto un periodo mitico nel quale le tonache dei potenti splendevano candide tra i marmi del Palazzo. Persino Catone "il censore” subì la bellezza di 44 processi per corruzione. Certo, l'accusa di corruzione era una delle armi che gli avversari politici si rivolgevano più spesso contro, pur di annientarsi a vicenda, ma è difficile credere che, su 44 capi di imputazione, Catone non c'entrasse proprio nulla. Soprattutto considerando che, per scalare i gradini del potere, ogni romano "illustre" doveva finanziarsi in modo vergognoso, indebitandosi (gli usurai in Roma non mancavano certo) e firmando ignobili compromessi e clientele.

Storia antica? “Un minimo di corruzione - sosteneva Winston Churchill - serve da benefico olio lubrificante per il marchingegno della democrazia”.

La tenace sopravvivenza del malcostume tangentizio ci è testimoniata dall’ultimo rapporto di “Transparency International”, la più grande organizzazione non governativa impegnata nella lotta alla corruzione, che ha diffuso il suo rapporto annuale sulla percezione della corruzione in 62 Paesi nell’ambito della Giornata Mondiale contro la Corruzione, indetta dall’ONU il 9 Dicembre scorso per commemorare la firma della “Convenzione ONU contro la Corruzione” (Città del Messico, 2003).

La corruzione legata ai progetti pubblici di grande scala rappresenta un grave ostacolo allo sviluppo sostenibile e riduce i fondi disponibili per l’educazione, la salute e la lotta alla povertà, sia nei Paesi sviluppati, sia in quelli in via di sviluppo”. Il costo annuale della corruzione nel mondo è stimabile almeno 400.000 milioni di dollari.

La Convenzione ONU contro la Corruzione è il primo strumento mondiale di contrasto alla corruzione come fenomeno transnazionale, che obbliga per legge i vari paesi firmatari ad adottare misure volte alla prevenzione e alla criminalizzazione del fenomeno, nonché alla collaborazione internazionale contro la corruzione.

Ma basterà una legge per sradicare quello che sembra un istinto umano irrefrenabile? E chi controllerà i controllori?

* * *

Da leggere:

http://www.illibraio.it/dettaglio/66556/la-questione-morale-dallantichita-ai-giorni-nostri

 
Ultimi Eventi
No events
Eventi Calendario
April 2024
S M T W T F S
31 1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 1 2 3 4
Ulti Clocks content
Ambiente Agricoltura Salute Ultime Notizie Diritti Umani Nutrizione Notizie flash
3D Live Statistics
Sondaggi
Cosa pensi di questo Sito?
 
Previsioni meteo
Click per aprire http://www.ilmeteo.it