I bambini non sono tutti uguali. Amina è nata in Niger pochi anni fa e pesa cento e più volte meno di Daniel, suo coetaneo del Lazio,
Italia. Nel senso che un abitante nigerino in media ha una responsabilità di gas serra pari a 0,06 tonnellate, un italiano, invece, di oltre otto tonnellate. Le emissioni pro capite sono il riflesso di un'enorme sproporzione nel consumo collettivo e individuale di materiali, risorse naturali, energia, derrate. Per mantenere Amina non c'è bisogno di alcuna guerra per le risorse. Per mantenere Daniel - perfino in tempo di crisi - sì.
I bambini non sono tutti uguali. Ad esempio le poche volte che la Nato accetta di risarcire una famiglia afgana per congiunti periti nei bombardamenti, si arriva al massimo a 2.000 dollari a morto. Quanto "vale" un pupo statunitense?
I bambini non sono tutti uguali. Soprattutto nelle guerre occidentali condotte con l'alcaselzer delle ragioni umanitarie. Utilissimi, gli amati children, quando si tratta di denunciare le minacce mortali e le violenze del nemico politico di turno.
Ignorati, però, i children, quando sono dalla parte sbagliata rispetto alla lama. La parte che riceve i colpi dell'intervento umanitario. In quel caso sono assimilati ai nemici. O al più, sono tollerabili danni collaterali. (...)
L'articolo:
http://www.cadoinpiedi.it/2011/12/25/la_guerra_degli_innocenti.html