Libia - Quello che i media non dicono sul petrolio (e non solo)
Nel marasma della Libia dopo Gheddafi, è opinione diffusa che le rendite energetiche possono costituire il vero collante della riconciliazione nazionale. La Libia si sta impegnando per ripristinare la propria produzione ai livelli prebellici (1,6 mln di barili al giorno), ma non è affatto detto che ciò sarà possibile.
Dopo la presa di Tripoli, l’industria petrolifera riattivata su impulso del CNT si è attestata ad un livello di 300-400.000 barili al giorno. Secondo Nuri Berruien, il nuovo presidente della statale National Oil Co., la produzione potrebbe ritornare ai vecchi fasti in soli 15 mesi. Più realisticamente, l’EIA calcola che potrà arrivare a 1,1 milioni entro la fine del 2012, ma il cammino potrebbe essere anche più lento. Ogni livello di 100.000 barili in più richiede investimenti e competenze di cui attualmente la Libia non dispone. Diversi giacimenti, raffinerie e terminal sono stati danneggiati e per recuperarli a pieno regime saranno necessari circa 30 miliardi di dollari. Servono anche tecnici stranieri, i quali non sono ancora tornati nel Paese per motivi di sicurezza. (...)
L'articolo:
http://geopoliticamente.wordpress.com/2011/11/14/quello-che-i-media-non-dicono-sul-petrolio-in-libia/#more-3586
La situazione:
http://geopoliticamente.wordpress.com/2011/11/20/la-nuova-libia-non-promette-nulla-di-buono/
http://www.medarabnews.com/2012/01/20/cosa-sta-succedendo-nella-libia-%E2%80%9Cliberata%E2%80%9D/
http://www.medarabnews.com/2012/01/25/la-nuova-libia-sull%E2%80%99orlo-del-baratro/
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L'intervista:
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HRW -World Report 2012 on Libya:
http://www.hrw.org/world-report-2012/world-report-2012-libya
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