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Chi richiede asilo o rifugio in Egitto potrebbe essere espulso verso Paesi in cui c'è rischio di persecuzione, il che violerebbe il diritto internazionale, la cui pietra miliare è il divieto di deportazione basato sul principio di non refoulment (non respingimento).
I rifugiati nel Sinai hanno attirato l'attenzione dei media perché un numero crescente di persone che tentano di attraversare illegalmente il confine tra Egitto e Israele sono state catturate, colpite con armi da fuoco o addirittura uccise.
Sempre nel Sinai, altre persone sono state rapite o tenute in ostaggio da contrabbandieri e trafficanti che le hanno tratte in inganno. Sono più che altro eritrei a cui hanno fatto credere di poterli aiutare a entrare in Israele in cambio di un'esosa somma di denaro. In realtà si è saputo che sono stati condotti fino al Sinai e lì tenuti in ostaggio fintanto che avevano soldi per pagare, e nel frattempo hanno subito torture, stupri e abusi sessuali
Dal punto di vista giuridico, gli immigrati arrestati dalle autorità egiziane vanno distinti a seconda che si tratti di rifugiati, richiedenti asilo o altre categorie di migranti. (...)

L'articolo:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/vociglobali/grubrica.asp?ID_blog=286&ID_articolo=326&ID_sezione=654&sezione=

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https://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2054:profughi-dalla-libia-allegitto-vite-stuprate-angoscia-per-gli-eritrei&catid=46:diritti-umani&Itemid=105