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Le piante della salute dei migranti

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L'area di ricerca che rappresenta l'asse centrale di quella che nel mondo anglosassone si chiama oggi "urban ethnobotany" (Balick, 2000) si situa tra gli studi sulla salute trans-culturale e l'etnobotanica propriamente detta.

Alla fine degli anni Novanta alcuni studiosi cominciarono a rendersi conto che la diversità bioculturale non è limitata alle comunità "marginali" del pianeta, ma interessa anche le aree metropolitane ed è soprattutto appannaggio delle collettività migranti. Se è vero che l'etnobotanica urbana è ancora nella sua infanzia e che finora (soprattutto in Europa) sono stati condotti relativamente pochi studi approfonditi (per una parziale review si veda Pieroni e Vandebroek, 2007), è pur vero che questo filone di ricerche potrebbe essere cruciale per le moderne politiche di salute e nutrizione pubblica dei Paesi occidentali. In particolare, lo studio dell'adattamento culturale, cioè delle variazioni nell'uso di piante a fini medicinali prima e dopo il fenomeno migratorio, ci permette di capire come i saperi tradizionali medico-botanici cambiano nel tempo e nello spazio. Questo è possibile soprattutto comparando la situazione del Paese ospitante con quella dell'area di origine dei migranti. Il crescente interesse di medici, antropologi e di studiosi di scienze sociali nei confronti di indagini su percezione e gestione della salute nelle società multiculturali sta aumentando in parallelo con la consapevolezza del fatto che il significato di "salute" è spesso più ampio e più complesso di ciò che è inteso generalmente nella biomedicina occidentale e che proprio l'approfondimento di percezioni "altre" potrebbe arricchire anche le nostre strategie di cura. A questo quadro di studi appartengono anche le ricerche etnobotaniche condotte sulle abitudini alimentari dei migranti, in quanto spesso preparazioni culinarie tradizionali rappresentano quelle che Nina Etkin chiamava "edible medicines" (Etkin, 2006). Inoltre, le politiche di sanità pubblica nei nostri Paesi hanno un urgente bisogno di prendere in considerazione percezioni "emiche" delle strategie di prevenzione, diagnosi e cura, al fine di ottimizzare l'offerta dei sistemi sanitari a ciò deputati.
Nell'etnobotanica urbana i componenti delle comunità migranti sono intervistati secondo le tecniche classiche della ricerca etnobiologica e antropologica (interviste aperte e semi-strutturate, osservazione del partecipante). Ci sono però delle differenze che riguardano soprattutto la parte "botanica", in quanto molte specie usate dai migranti sono importate dai propri Paesi di origine e la loro identificazione deve seguire le vie dell'indagine farmacognostica (analisi organolettica, macroscopica e microscopica di parti secche della pianta). Inoltre, spesso la ricerca deve considerare anche gli orti urbani, i mercati e i negozi "etnici". Varie sono le questioni scientifiche che restano aperte alle indagini in materia di etnobotanica urbana e agli studi sulla salute dei migranti:

* in che modo i migranti continuano a dipendere dalle loro strategie di cura, cioè dalle loro piante medicinali e alimentari, all'interno del nuovo contesto in cui vivono?
* quali sono i fattori che possono influenzare tale comportamento?
* quali sono i fattori ambientali e/o culturali che fanno sì che le conoscenze popolari etnobotaniche originarie cambino, si "adattino" oppure si mantengano inalterate?
* quali sono le articolazioni esistenti tra percezioni e pratiche mediche dei migranti e assistenza sanitaria del sistema biomedico
del Paese ospitante?

1) Balick MJ, Kronenberg F, Ososki AL, Reiff M, Fugh-Berman A, O'Connor B, Roble M, Lohr P, Atha D. 2000. Medicinal plants used by Latino healers for women's health conditions in New York City Econ. Bot. 54:344-357.
2) Etkin NL. 2006. Edible medicines. An ethnopharmacology of food. University of Arizona Press, Tucson.
3) Pieroni A, Vandebroek I. 2007. Travelling plants and cultures. The ethnobiology and ethnopharmacy of human migrations. Berghahn, New York.

Andrea Pieroni
Università di Scienze Gastronomiche, Pollenzo/Bra

(Tratto da: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )

 

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Italia - Elenco delle piante officinali spontanee:

http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_delle_piante_officinali_spontanee

 
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