"Venere nera" - Un'eroina dell'identità razziale
Nel 2002 le spoglie di una donna nera, Saartjie Baartman, tornarono nella terra, il Sudafrica, dove era nata più di due secoli prima. Era stata una giovane schiava costretta a trasferirsi prima a Londra poi a Parigi per esibirsi come “Venere ottentotta” e in seguito prostituirsi. La sua vita fu breve e solitaria: morì all’età di venticinque anni. Su questo personaggio storico, che il popolo sudafricano volle interpretare come un’eroina che difese la propria identità razziale, Abdellatif Kechiche, il regista tunisino autore di Cous Cous, ha costruito un film, Venere nera, che lo interpreta con grande sottigliezza psicologica, oltre a tratteggiare con abilità l’ambiente londinese e parigino in cui si svolse la vicenda. (...)
L'articolo:
http://www3.lastampa.it/cinematv/sezioni/news/articolo/lstp/407878/
Sull'argomento:
http://d.repubblica.it/dmemory/2011/06/11/attualita/attualita/071ven74671.html
Il film:
http://www.radiocinema.it/web/blog/venere-nera-recension
Informazioni biografiche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Saartjie_Baartman
http://en.wikipedia.org/wiki/Sarah_Baartman
http://fr.wikipedia.org/wiki/Saartjie_Baartman
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"Splendore e miseria" - La prostituzione nell'arte :
http://materialismostorico.blogspot.it/2015/10/la-prostituzione-nellarte-una-mostra.html
La mostra:
http://www.musee-orsay.fr/it/eventi/mostre/al-museo-dorsay/mostre-al-museo-dorsay/article/splendeurs-et-miseres-42671.html?tx_ttnews[backPid]=254&cHash=1990e1aadd
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