Mining companies must engage constructively with indigenous communities, said ICMM's Aidan Davy at the second annual Mining, People and the Environment conference held in Toronto. He highlighted the importance of developing meaningful relationships at every stage of the decision making process. Companies should be sensitive to traditional decision making structures, but also ensure that they engage those sections of the community that are often excluded, including women and young people. While acknowledging and respecting Indigenous Peoples’ rights and interests should primarily be seen as an ethical responsibility, there are also strong business reasons for companies to engage in this area. “It is a complex and sensitive area, where mining companies have not always gotten it right,” he said. “And as we can see from recent cases, getting it wrong can profoundly affect share values and the reputation of the company.” (...)
ICMM's Good Practice Guide on Indigenous Peoples and Mining is now available in French and Spanish.
(...) Il delta del Niger è uno schermo insanguinato su cui si proiettano gli inestricabili conflitti del Paese più popoloso dell'Africa (circa 150 milioni di abitanti),
«Nessuna impresa garantisce un ritorno tanto elevato quanto investire nelle donne». Sonia Gandhi non visita l'Europa di frequente, ma ha accettato di intervenire alla conferenza annuale della Commonwealth Foundation, a Londra, per portare al tema della sua "lecture", «Le donne come agenti del cambiamento», il peso della sua famiglia e di un paese, l'India, deciso a moltiplicare le proprie potenzialità sfruttando di più anche la risorsa di quella che Sonia chiama sorridendo «la metà migliore dell'umanità». Tra le grandi economie emergenti dei Bric - insieme all'India il Brasile, la Russia e la Cina - l'India è il paese in cui secondo l'Onu il tasso di partecipazione delle donne alla forza lavoro è il più basso, al 34,2 per cento. Eppure, una delle priorità del Congress Party che Sonia guida, anche in qualità di presidente della coalizione al governo a New Delhi, è lavorare per incrementare quella presenza. (...)
Il 20 marzo 1994 l'agguato, in Somalia, in cui persero la vita Alpi e Hrovatin. L'associazione che ne porta il nome ha organizzato una serie di appuntamenti. E sui tavoli degli inquirenti continuano ad arrivare testimonianze e documenti. I nomi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin portano con sé una scia. Una traccia lunga 17 anni. Una sequenza di indagini, verità non del tutto chiarite, parziali pronunciamenti della giustizia. Una storia, la loro, ancora depositata ai limiti di una zona d'ombra. Dove s'intrecciano rifiuti tossici e traffico d'armi. Signori della guerra e banditi senza bandiera. Affari da non svelare nella Somalia del 1994. (...)
The International Day for the Elimination of Racial Discrimination is observed annually on 21 March. On that day, in 1960, police opened fire and killed 69 people at a peaceful demonstration in Sharpeville, South Africa, against the apartheid "pass laws". Proclaiming the Day in 1966, the General Assembly called on the international community to redouble its efforts to eliminate all forms of racial discrimination (resolution 2142 (XXI)). (...)
La Giornata mondiale contro la cyber-censura, ‘festeggiata’ l’altro ieri da Reporters sans frontières, ha offerto l’occasione di fare il punto sullo stato della libertà d’espressione e delle restrizioni ad essa imposte.