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Agricoltura

Promoting Sustainable Land Management and its Local and Global Impacts

Promoting Sustainable Land Management and its Local and Global Impacts



Proceedings of the WOCAT Symposium on ‘Promoting Sustainable Land Management and its Local and Global Impacts’, held in Bern, at the 20 October 2008 are now available.

The proceedings have been prepared for the participants of the symposium, and for all those who are interested but could not attend. It gives a short overview of the various presentations and speeches on the topics addressed during the symposium, underpinned with numerous photographs.


The Proceedings:

http://www.wocat.org/materials/WCOATSymposium_2008.pdf


The website:

http://www.wocat.org/symp.asp


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Verso il G8 Agricolo: la parola alle organizzazioni contadine africane

Verso il G8 Agricolo: la parola alle organizzazioni contadine africane



Discutere di agricoltura e alimentazione "in sede di Nazioni Unite", poichè il G8 pone "problemi di legittimità: solo otto paesi non possono decidere del destino agricolo e alimentare mondiale".
A chiederlo le reti regionali africane di organizzazioni contadine nella loro dichiarazione comune che verrà presentata al G8 agricolo, in programma dal 18 al 20 aprile prossimi in Veneto.
A raccogliere le istanze dei contadini africani la campagna 'ItaliAfrica'- Terre contadine -, Terranuova e Coldiretti. Nella loro dichiarazione le organizzazioni contadine africane non chiedono l'istituzione di nuovi organismi quanto "mobilitazione di risorse per gli istituti già esistenti" e soprattutto per l'agricoltura famigliare, principale forma di produzione agricola del continente. (…)

L'articolo:

http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=26551


L'iniziativa:

http://www.europafrica.info/it/italia/verso-il-g8-agricolo-la-parola-alle-organizzazioni-contadine-africane


Il sito del G8 agricolo:

http://www.g8agricultureministersmeeting.mipaaf.com/it/

 

Commenti sugli esiti del G8 agricolo:

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=18875

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La Commissione Internazionale per il Futuro dell'Alimentazione e dell'Agricoltura

La Commissione Internazionale per il Futuro dell'Alimentazione e dell'Agricoltura


Composta da scienziati, politici e agricoltori la task force dell'ecosostentamento, supportata da Regione Toscana, ha prodotto tre Manifesti con altrettante linee-guida: uno sul Futuro del Cibo, per promuovere una produzione "virtuosa", sufficiente e accessibile a tutti; uno sul Futuro dei Semi, con l'appello ai governi per ribaltare la privatizzazione delle sementi, e un altro sul Cambiamento Climatico e il Futuro della Sicurezza Alimentare, a favore dei sistemi produttivi ecologici e biologici.


Il sito:

www.future-food.org


Il Manifesto sul futuro del cibo:

http://www.stefanoborselli.elios.net/giannozzo_pucci/manifesto_futuro_cibo.htm


La presentazione del Manifesto sul cambiamento climatico e il futuro della sicurezza alimentare:

http://www.chronica.it/2008/10/24/manifesto-sul-cambiamento-climatico-per-un-sistema-alimentare-post-industriale-senza-combustibili-fossili/


Ad Alberese (Gr) il Polo internazionale per l'agricoltura sostenibile (video):

http://www.intoscana.it/intoscana/imprese_in_toscana.jsp?id_sottocategoria=69&language=it&id_categoria=5&id=219744&videoDaMostrare=90556#contentBody


Altri articoli:

http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=18956

http://www.foodfirst.org/en/node/1797

 

 


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International Workshop on Adaptation to Climate Change in West African Agriculture

International Workshop on Adaptation to Climate Change in West African Agriculture



The World Meteorological Organization (WMO), together with the UN Food and Agriculture Organization (FAO) and the UN Environment Programme (UNEP) are organizing an International Workshop on Adaptation to Climate Change in West African Agriculture, which will take place from 27-30 April 2009, in Ouagadougou, Burkina Faso.(...)


The paper:

http://climate-l.org/2009/04/15/wmo-unep-and-fao-to-hold-workshop-on-adaptation-to-climate-change-in-west-african-agriculture/


Workshop website:

http://www.wmo.int/pages/prog/wcp/agm/meetings/iwacc08/index_en.html

 

 

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Biodiversità in agricoltura - Domesticazione Evoluzione Sostenibilità

Biodiversità in agricoltura - Domesticazione Evoluzione Sostenibilità



Resoconto del secondo Simposio Internazionale dedicato alla figura di Jack R. Harlan (1917-1998), a dieci anni dalla scomparsa del famoso genetista. L’incontro è stato organizzato a Davis anche per celebrare il primo centenario del locale Campus dell’Università della California. (…) La biodiversità in agricoltura è oggi al centro di tendenze che hanno percorso la società negli ultimi anni. Tra queste, un crescente interesse nelle origini dell’agricoltura come tappa fondamentale nell’evoluzione umana, le preoccupazioni rispetto la perdita della diversità biologica non solo delle specie vegetali ed animali d’interesse agrario e dei loro progenitori selvatici, ma anche degli ecosistemi naturali in generale. Ancora, la consapevolezza del ruolo della biodiversità agricola nel funzionamento degli ecosistemi e nella sostenibilità dell’agricoltura, ed infine nell’interesse delle persone a conoscere più a fondo la produzione agricola ed il suo impatto sulla sicurezza alimentare, la salubrità dei prodotti e la qualità dell’ambiente. (…)


Il resoconto del Convegno:

http://www.semirurali.net/modules/article/view.article.php/c9/10



Notizie biografiche su Jack R. Harlan:

http://www.bioversityinternational.org/publications/Web_version/47/ch13.htm


Gli atti del Primo Simposio:

http://www.bioversityinternational.org/publications/Web_version/47/begin.htm#Contents


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Passato...prossimo - Lettera aperta... sull'agricoltura e la crisi

Lettera aperta... sull'agricoltura e la crisi

 

 

Signor Primo Ministro,
Signor Ministro dell’agricoltura,
Cari Presidenti,
Cari Segretari,

 

Ci rivolgiamo direttamente a voi con questa nostra lettera per comunicarvi le aspettative di quella parte dell’agricoltura italiana che, normalmente definita come "economicamente scarsamente rilevante" rappresenta a tuttoggi il cuore stesso della nostra agricoltura come confermano i recentissimi dati dell’ISTAT “La distribuzione delle aziende agricole per forma di conduzione conferma il carattere tipicamente familiare che caratterizza la struttura dell’agricoltura italiana: le aziende a conduzione diretta del coltivatore sono circa 1,6 milioni, pari al 93,9% del complesso di aziende con SAU, e detengono complessivamente 10 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata (78,8% del totale)…”.

Non stiamo qui a ricordarne il cruciale valore sociale ma a sottolineare ancora una volta il suo enorme contributo all’economia di questo paese ed al settore agricolo nazionale, tra i più importanti del Pianeta. Certo non possiamo passare sotto silenzio che tra il 2000 ed il 2007 ben mezzo milione di aziende agricole sono sparite, praticamente tutte con una taglia inferiore ai 50 ettari., ma crediamo anche che la forza di chi resta a lavorare nei campi o nelle stalle sarà difficile da piegare proprio in questo periodo in cui il lavoro diventa sempre più incerto e privo di stabilità. Nella confusione totale che ci sembra regni tra quanti debbono indirizzare le politiche pubbliche economiche necessarie ad affrontare la tremenda crisi della recessione/depressione che colpisce il modello attuale di sviluppo non si cita mai l’agricoltura come un settore coinvolto nella ricerca delle soluzioni.

Si continua a pensare a misure singole – più o meno sostenibili e solidali – per far fronte alle continue rotture che emergono nella stabilità e sostenibilità di un modello di sviluppo che da molto tempo non era più ne sostenibile ne stabile. La crisi finanziaria, la cosiddetta “crisi alimentare” che durerà ancora, i sussulti del valore dell’energia e, ben più grave ma meno presente nella cultura dell’insicurezza che sembra sovrastarci, l’avanzare dei cambi climatici continuano a produrre impegni di spesa miliardari parziali, localizzati, episodici che non solo non riparano il danno ma rischiano di aggravarlo a causa della velleità delle misure proposte. Noi crediamo che occorra necessariamente uscire dalle ricette che ricalcano le stesse vie che hanno prodotto la crisi attuale ed assumere con coraggio correttivi estremamente sostanziali alle politiche economiche che debbono ritrovare la supremazia della loro natura pubblica se si intende essere efficaci sia nella quantità di denaro investita che nell’impatto delle stesse politiche. Niente di nuovo al momento appare, è sempre lo stesso elenco: soldi all’industria per la produzione di auto, soldi per le infrastrutture orientate alla estroversione dell’economia e basate sulla volontà di caricare sulla società tutta intera una parte maggiore delle esternalità dei comparti industriali. Il resto è ipoteticamente indirizzato a sostenere i consumi privati. Mai specificatamente quelli alimentari.

Signor Primo Ministro, Signor Ministro, Cari Segretari

Cambiamo di logica e misuriamo i costi monetari e sociali del sostegno mirato a singoli comparti o a settori interi.(...)

 

Il testo completo della Lettera:

http://semionline.croceviaterra.it/contadini-ari/lettera-aperta-al-primo-ministro

 

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