| AMBIENTE |
On the occasion of the Climate Change Summit in Copenhagen, the Global Partnership on Climate, Fisheries and Aquaculture (PaCFA) hosted at the European Environment Agency on 15th December a side event on “Fisheries, aquaculture and aquatic systems in a changing climate”.
Con il patrocinio del UNCCD (United Nations Convention to Combat Desertification), il Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento organizza la mostra “Io, Maasai, perdo la terra”. L’esposizione comprende pannelli esplicativi sul tema della desertificazione, immagini e testimonianze della popolazione Maasai tratte dal libro fotografico “Io Maasai” di Carlo Mari.
L’esperienza di vita della popolazione Maasai sarà il filo conduttore della mostra: attraverso testimonianze di persone appartenenti alla comunità Maasai di Mkuru (nel Nord della Tanzania), vengono illustrate le abitudini e i problemi che esse devono affrontare quotidianamente come l’approvvigionamento delle risorse idriche, alimentari ed energetiche.
L’intento di più largo respiro della mostra è di mettere in risalto le relazioni circolari esistenti tra ambiente e società umane, evidenziando come si possano proporre soluzioni concrete ad un problema complesso e multiforme attraverso approcci che studiano la desertificazione dal punto di vista delle scienze naturali.
La mostra resterà visitabile fino al 28 febbraio 2010.
Per informazioni:
http://www.mtsn.tn.it/eventi/2009/eventi_mostra_maasai_dic09.asp
L'esposizione a Messina (aprile 2010):
Informazione di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Masai
http://en.wikipedia.org/wiki/Maasai_people
* * *
Gli ultimi sviluppi:
Il popolo Masai:
The UN Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO) has released a book titled “Climate Change and Arctic Sustainable Development,” with forewords by HSH Prince Albert II of Monaco and the UNESCO Director-General. The book outlines the environmental and social transformations of the Arctic due to climate change and brings together the domains of natural sciences, social sciences, culture, education and communication to understand the nature of climate change impacts and the complexities of the required adaptation.
UNESCO recommends adopting integrated approaches for monitoring and adapting to climate change in the Arctic, fostering dialogue among scientists, circumpolar communities and decision makers. The book contains sections on: ice, oceans and atmosphere; biodiversity and ecosystem services; community-level impacts and adaptation; health and well-being; economic development and social transformations; education; ethics, responsibility and sustainability; and monitoring systems.
UNESCO Website:
http://publishing.unesco.org/details.aspx?&Code_Livre=4722&change=E
| AMBIENTE |
Delusione per chi si aspettava da Copenhagen una unità di intenti nella lotta ai cambiamenti climatici. I grandi della terra non sono riusciti a superare diffidenze ed incertezze per arrivare ad un accordo globale sugli obiettivi di riduzione delle emissioni in grado di contenere l’innalzamento della temperatura atmosferica al di sotto dei 2 gradi entro il 2020.
Cielo nero, aria velenosa, tumori, neonati deformati, minatori mutilati e morti premature: questa l’agghiacciante realtà della città più inquinata del mondo. Linfen, che ospita circa 4 milioni di abitanti e tantissime miniere di carbone, rappresenta l’altra inquietante faccia della crescita economica della Cina: la distruzione dell’ambiente, nonché della salute umana.
Soprannominata negli anni ’80 “la moderna città della frutta e dei fiori” e rievocata da un’antica leggenda come la capitale di un remoto regno esistente fino a 4000 anni fa (lo Yan), oggi Linfen è tristemente conosciuta come la città più inquinata del mondo.(...)
L'articolo:
http://www.terranauta.it/a1678/pianeta_gaia/linfen_l_inferno_e_in_cina.html
| AMBIENTE |
World Bank chief Robert Zoellick said Wednesday it was critical for indigenous people to be included in climate change talks, saying they were among groups most affected by global warming.
