La lotta dei Penan contro il disboscamento del Borneo
La lotta dei Penan contro il disboscamento del Borneo
Le proteste dei Penan del Borneo hanno subito un’escalation. Dodici villaggi si sono uniti per erigere nuovi blocchi stradali contro le compagnie di disboscamento e palma da olio che stanno distruggendo la loro foresta pluviale.(...). Le nuove manifestazioni di protesta arrivano solo settimane dopo i blocchi attuati da due altri villaggi. La distruzione della foresta priva i cacciatori-raccoglitori Penan degli animali e delle piante di cui si nutrono e inquina i fiumi in cui pescano. Senza la foresta, molti Penan hanno difficoltà ad alimentare le loro famiglie.
I Penan stanno lottando da più di vent’anni contro le compagnie di disboscamento che operano sulla loro terra col pieno appoggio del governo. Laddove gli alberi di valore sono stati abbattuti, le compagnie radono la foresta al suolo completamente per aprire le porte alle piantagioni di palme da olio.(...)
L'articolo:
http://www.survival.it/notizie/4891
Altre fonti:
http://www.salvaleforeste.it/malesia-via-le-foreste-ai-penan.html
http://periodicoitaliano.info/2009/08/03/i-penan-non-intendono-mollare/
http://asia.news.yahoo.com/afp/20090823/tap-malaysia-environment-rights-penan-0193655.html
Informazioni di base:
http://en.wikipedia.org/wiki/Penan
http://landsofshadow.medialighieri.it/griot/penan/penan.htm
http://www.borneoproject.org/index.php
Documentazione video-fotografica:
http://www.bbc.co.uk/tribe/tribes/penan/index.shtml
Il sito della Fondazione Bruno Manser:
“Global Food”
“Global Food”
Come la moda e la musica, anche il cibo è ormai un prodotto globalizzato, figlio di una cultura omologata. Troviamo ovunque gli stessi piatti, ad ogni latitudine e in ogni stagione. Hamburger e sushi, döner kebab e pizza, industriali ma veloci, hanno colonizzato le tavole del pianeta. Anche la nostra celebre dieta mediterranea, figlia della miseria, sta ormai per soccombere. E mentre il peso di parte dell’umanità cresce disastrosamente, molti, altrove, continuano a morire di fame. Chi ci salverà dal piatto unico globale? (...)
Il programma:
http://www.explorasciencenow.rai.it/DettVideo.aspx?IDVideo=1160
Il sito web:
http://www.explorasciencenow.rai.it/DetPuntata.aspx?id_Puntata=1223
“Cioccolato amaro”
Per la maggior parte di noi, il cioccolato è molto più che un semplice alimento divenuto parte integrante della dieta occidentale.
“Capire l'ambiente attraverso l'incrocio dei saperi – Il contributo della scienza e dell'arte”
ENEA - Progetto “DESERTARTe”
Educazione, formazione, sensibilizzazione dei giovani ai temi della lotta alla desertificazione
La lotta contro la desertificazione e al degrado del suolo, come tutte le problematiche ambientali globali, investe aspetti disparati del nostro essere nel mondo, del modo in cui conviviamo con il territorio e con le risorse naturali. La desertificazione può essere analizzata a vari livelli, da quello internazionale, nazionale, sub-regionale, fino al locale. Tuttavia in questa distinzione manca il livello minimo rappresentato dalla mente umana, quale “luogo” indivisibile ma fondamentale dove si formano le idee, le convinzioni, le visioni del mondo che determinano in modo cruciale il tipo di rapporto che l’uomo instaura con l’ambiente. L’educazione allo sviluppo non deve escludere stili cognitivi che facciano leva sulla fantasia e sulla percezione sensibile e soggettiva.
La letteratura e l’arte in generale con i loro codici espressivi intensi e totali possono prestarsi anche meglio del linguaggio tecnico a veicolare nei giovani non solo la sensibilità al problema, ma anche una forma più interiorizzata di conoscenza. I temi che le voci letterarie, in prosa o in poesia, in qualunque angolo del mondo riescono a mettere in luce, ne favoriscono l’acquisizione corretta e partecipata, ma anche eticamente ed emotivamente sostenuta. Il mondo dei giovani appare poco sensibile a tale problematica e mobilitato quasi esclusivamente da una generica lotta ideologica contro la globalizzazione, accompagnata da scarse conoscenze ambientali, geografiche, biofisiche, antropologico-culturali. Tale percorso di sensibilizzazione intende allontanarsi dalla spettacolarizzazione delle catastrofi ambientali, presenti o incombenti, la quale molto spesso soggiace alle regole e ai tempi dello strumento divulgativo mediatico che mal si presta a cogliere gli aspetti scientifici ancora controversi o quei dettagli significativi ma difficili, spesso affidati a strumenti dalla voce più bassa, rappresentati dalla stampa scientifica specialistica. Troppo spesso le spettacolarizzazione si limita a veicolare informazioni generiche, che non riescono a suscitare né una partecipazione emotiva duratura, né una solida conoscenza dei temi, mentre gli articoli e i rapporti scientifici, sono vincolati ad un linguaggio che può risultare freddo e poco comunicativo. Un approccio e una visione improntati al catastrofismo non fanno altro che rafforzare il processo di estraniazione al problema, inducendo all’adozione di un atteggiamento fatalistico e sostanzialmente improduttivo verso questi temi.(...)
Il Progetto:
https://www.mase.gov.it/pagina/progetti-pilota
Il sito del Progetto:
http://www.desertarte.enea.it/index.php
Video Lezione
“Capire l'ambiente attraverso l'incrocio dei saperi – Il contributo della scienza e dell'arte”
Prof. Fabio Caporali – Docente di Ecologia (Università della Tuscia)
Il video:
http://www.desertarte.enea.it/lezioni.php?tid=21&vid=25