Recensione: Terra Madre

Terra Madre – 1600 comunità del cibo

a cura di P. Di Croce, Slow Food Editore, 2006, pp. 763, Euro 21,50


Pubblicato in italiano e in inglese in coincidenza con la seconda edizione di Terra Madre (Torino 26-30 ottobre 2006), il volume descrive le 1600 comunità del cibo protagoniste dell'evento. Sono gruppi più o meno consistenti di contadini, pastori, pescatori, casari, norcini, vignaioli che in 150 Paesi del mondo producono alimenti buoni, puliti e giusti: di alta qualità organolettica, preparati con tecniche ecocompatibili e in modi tali da garantire un'equa remunerazione del lavoro svolto. Le situazioni descritte in questo imponente repertorio sono le più varie. Si va dai distillatori di mescal di Durango, in Messico, alle allevatrici senegalesi di etnia peul, dai pastori nomadi della Mongolia ai pescatori di cozze del fiordo di Hardanger, in Norvegia, dai coltivatori di lime del deserto australiano ai produttori dei farmers' markets statunitensi.

Delle 1600 comunità del cibo, 300 sono Presìdi Slow Food, istituiti in tutto il mondo per salvare coltivazioni, razze animali, specialità tradizionali a rischio di estinzione. A ognuno dei Presìdi il catalogo dedica un'intera pagina. Arricchito da numerose immagini a colori, il libro racconta storia, composizione, tecniche e prodotti delle comunità, fornendo i recapiti telefonici e di posta elettronica dei referenti.

 

 

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