L’irruzione dei beni comuni

I beni comuni hanno fatto irruzione sulla scena politica. Giornali, partiti, istituzioni non se ne sono ancora accorti, ma un nuovo paradigma di società sta prendendo piede nell’immaginario di milioni di persone. Non si tratta di una nuova categoria merceologica, di una lista di cose rintracciabile sui banchi del supermercato o tra i capitoli di bilancio dello Stato. L’idea che si sta facendo strada nella testa delle persone è che vi siano dei beni e dei servizi di «tutti e di nessuno», res communes omnium, per usare una antica categoria giuridica che si è perduta nel tempo a seguito degli attacchi dei predatori e le ondate successive delle «accumulazioni originarie». Una categoria concettuale incompatibile con le logiche della proprietarizzazione, privata o pubblica-statale, che sia. (...)

L'articolo:

http://www.carta.org/2011/03/lirruzione-dei-beni-comuni/

Sull'argomento:

http://www.carta.org/2011/05/una-definizione-quasi-impossibile/

http://www.carta.org/2011/05/dagli-usi-civici-ai-beni-comuni/

Passato...prossimo:

https://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1724:beni-comuni&catid=33:ambiente&Itemid=58

https://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2327:societa-locali-e-governo-dei-beni-comuni-il-nobel-per-leconomia-a-elinor-ostrom&catid=117:agricoltura&Itemid=103

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