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  • Distrutti altri quattro droni Houthi lanciati nel Mar Rosso

    AGI - Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha ingaggiato e distrutto ieri con successo quattro droni lanciati dai terroristi Houthi nello Yemen. Gli attacchi erano mirati a una nave della Coalizione e a una nave da guerra statunitense impegnate nell'autodifesa sul Mar Rosso. Non sono stati segnalati feriti o danni alle navi statunitensi o della coalizione.

     

    "È stato stabilito che queste armi rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della Marina americana nella regione - afferma la nota di CentCom su X - queste azioni sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali piu' sicure per la Marina americana e le navi mercantili".



  • Manifestanti filopalestinesi interrompono una raccolta fondi di Biden 

    AGI - Diversi manifestanti contro la politica dell'amministrazione Usa in Medio Oriente hanno interrotto un evento della campagna elettorale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, insieme ai suoi predecessori democratici Barack Obama e Bill Clinton. L'evento, tenutosi presso il teatro Radio City Music Hall di New York, è finora il più importante per la campagna di rielezione di Biden dato che ha raccolto 25 milioni di dollari (23,2 milioni di euro) con la vendita dei biglietti per ascoltare i tre politici. Biden, Obama e Clinton erano sul palco in un discorso moderato dal comico Stephen Colbert quando un gruppo di persone ha iniziato a gridare all'attuale presidente che ha "le mani sporche di sangue" per il sostegno americano all'offensiva israeliana contro l'enclave palestinese. Inoltre, un altro individuo ha gridato "pazzo" a Biden dopo averlo apparentemente accusato di cercare una guerra nucleare con la Russia, venendo allontanato da funzionari della sicurezza.

    Negli ultimi mesi, molti dei discorsi del presidente sono stati interrotti da manifestanti filo-palestinesi, l'ultima volta martedì nella Carolina del Nord, dove Biden ha concordato con i manifestanti ammettendo che Gaza ha bisogno di più aiuto. Obama e Clinton hanno sostenuto Biden questo giovedì con l'obiettivo di rilanciare la campagna di rielezione del leader democratico contro il suo rivale repubblicano, anche lui ex presidente Donald Trump, favorito da alcuni sondaggi. Secondo il Washington Post, circa 5.000 persone hanno partecipato all'evento a New York dopo aver pagato i biglietti che andavano dai 225 ai 500.000 dollari. La campagna di Biden si è vantata di aver intascato 25 milioni di dollari con questo evento, una raccolta fondi record in un solo giorno, e ha contrapposto la situazione di Trump, che ha un tasso di raccolta più basso, deve pagare milioni ai tribunali e mettere Bibbie e libri linea di scarpe da ginnastica in vendita. 



  • Rinviata l'estradizione di Assange negli Usa

    AGI - Niente estradizione per Julian Assange, almeno per il momento. La giustizia britannica ha chiesto infatti agli Stati Uniti nuove garanzie sul trattamento riservato al fondatore di Wikileaks senza le quali non concederà l'estradizione. I giudici britannici hanno concesso tre settimane alle autorità americane, che intendono processare il giornalista australiano per una massiccia fuga di documenti riservati, per garantire che Assange possa beneficiare del Primo Emendamento della Costituzione americana che tutela la libertà di espressione.

     

    Secondo la decisione dei giudici Victoria Sharp e Jeremy Johnson, "se queste garanzie non verranno presentate" entro il termine di tre settimane concesso dalla giustizia britannica, Assange potrà ricorrere in appello contro la sua estradizione, accettata nel giugno 2022 dal governo di Londra. Se gli Stati Uniti presenteranno le garanzie, il tribunale dovrà decidere se sono soddisfacenti o meno. Il sistema giudiziario statunitense chiede conto ad Assange della pubblicazione dal 2010 di oltre 700.000 documenti riservati sulle attività militari e diplomatiche del Paese, in particolare in Iraq e Afghanistan. Tra questi c'è un video che mostra civili, tra cui due giornalisti della Reuters, uccisi da colpi di arma da fuoco sparati da un elicottero da combattimento americano in Iraq nel luglio 2007.

     

    Assange è stato arrestato dalla polizia britannica nel 2019 dopo aver trascorso sette anni nell'ambasciata ecuadoriana a Londra per evitare l'estradizione in Svezia in un'indagine per stupro, archiviata nel 2019. Molte le richieste al presidente degli Stati Uniti Joe Biden di ritirare le 18 accuse mosse contro Assange durante il primo mandato di Donald Trump ai sensi della legge sullo spionaggio del 1917. Nelle ultime settimane parenti e amici di Assange, detenuto per cinque anni nel carcere di massima sicurezza Belmarsh a Londra, hanno avvertito del deterioramento della sua salute. La sua difesa mette in guardia anche sul rischio di suicidio in caso di estradizione.

     

    L'australiano era assente per motivi medici alle udienze di febbraio, dove decine di sostenitori sono accorsi per esprimere il loro sostegno. Durante gli ultimi due giorni di dibattiti, i suoi avvocati hanno sostenuto che questo processo contro di lui è "politico" e che un'estradizione metterebbe in pericolo la sua salute e perfino la sua vita. Secondo il suo avvocato, Edward Fitzgerald, l'australiano è sotto processo per "pratiche giornalistiche ordinarie" consistenti nell'"ottenere e pubblicare informazioni". Per questo motivo, il suo cliente rischia una condanna sproporzionata negli Stati Uniti e "esiste il rischio reale che subisca un flagrante diniego di giustizia", ha aggiunto.

     

    L'avvocato Clair Dobbin, rappresentante del governo degli Stati Uniti, ha sostenuto che Assange aveva "pubblicato indiscriminatamente e consapevolmente i nomi di persone che fungevano da fonti di informazione per gli Stati Uniti". "Sono questi fatti che lo distinguono da altri media e non le sue opinioni politiche", ha affermato. Nel gennaio 2021, la giustizia britannica si è inizialmente pronunciata a favore del fondatore di WikiLeaks. Parlando del rischio di suicidio, il giudice Vanessa Baraitser ha poi rifiutato di autorizzare l'estradizione. Ma quella decisione fu successivamente revocata. Gli Stati Uniti hanno cercato di fugare i timori sul trattamento che Assange riceverebbe in caso di estradizione e hanno assicurato che non verrà rinchiuso in un carcere di massima sicurezza e che avrà il diritto di assistenza clinica e psicologica necessaria. Washington ha anche aperto la porta ad Assange per scontare la sua eventuale pena in Australia. Nel suo paese natale, il primo ministro Anthony Albanese ha recentemente denunciato la persecuzione di Assange da parte del sistema giudiziario americano e il Parlamento ha adottato una mozione che chiede di porre fine a tale persecuzione.

     

    - Rischio di suicidio -

    Numerose voci hanno esortato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a far cadere le 18 accuse mosse contro Assange durante il primo mandato di Donald Trump.

    Nelle ultime settimane, le persone vicine a Julian Assange, detenuto da cinque anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra, hanno avvertito che il suo stato di salute si sta deteriorando. La sua difesa sottolinea anche il rischio di suicidio in caso di estradizione. Malato, era assente alle udienze di febbraio, dove decine di suoi sostenitori hanno manifestato il loro appoggio.

     

    Durante i due giorni di udienze, gli avvocati di Julian Assange hanno cercato di convincere i giudici che il caso contro di lui era "politico" e che l'estradizione avrebbe messo in pericolo la sua salute e persino la sua vita. L'australiano è perseguito per la "normale pratica giornalistica" di "ottenere e pubblicare informazioni", ha sostenuto il suo avvocato Edward Fitzgerald.

    il suo cliente rischia una condanna sproporzionata negli Stati Uniti e "c'è il rischio reale che subisca un palese diniego di giustizia", ha aggiunto.

     

    L'avvocato Clair Dobbin, che rappresenta il governo statunitense, ha sostenuto che Assange ha "pubblicato indiscriminatamente e consapevolmente i nomi di persone che sono state fonti di informazione per gli Stati Uniti". "Sono questi fatti che lo distinguono (dagli altri media), non le sue opinioni politiche", ha sostenuto l'avvocato.

     

    Nel gennaio 2021, i tribunali britannici si erano inizialmente pronunciati a favore del fondatore di WikiLeaks. Citando il rischio di suicidio, il giudice Vanessa Baraitser aveva rifiutato di dare il via libera all'estradizione. Tuttavia, la decisione è stata successivamente annullata.

     

    Nel tentativo di rassicurare l'opinione pubblica sul suo trattamento, gli Stati Uniti hanno dichiarato che non sarebbe stato incarcerato nel carcere di massima sicurezza ADX di Florence (Colorado), soprannominato "Alcatraz delle Montagne Rocciose", e che avrebbe ricevuto le necessarie cure cliniche e psicologiche. Gli americani avevano anche ventilato la possibilità che chiedesse di scontare la pena in Australia. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha recentemente denunciato l'azione penale degli Stati Uniti nei confronti di Assange e il Parlamento australiano ha approvato una mozione che chiede di porvi fine.

     



  • Bolsonaro ospite dell'ambasciata d'Ungheria, rischia l'arresto

    AGI - Nuovi guai per l'ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ora accusato di aver passato due notti a febbraio presso l'ambasciata ungherese a Brasilia. Secondo il New York Times, che ha rivelato il soggiorno, supportando la notizia con immagini di videosorveglianza, l'ex leader dell'estrema destra si "nascondeva" per sfuggire alla giustizia. Quattro giorni prima, l'8 febbraio, i giudici del tribunale superiore, titolari delle indagini a carico dell'ex leader, avevano sequestrato il suo passaporto e gli avevano intimato di non lasciare il Brasile. "Notizie false", hanno fatto sapere i suoi avvocati che in un comunicato hanno affermato che il loro cliente è stato "ospitato per due giorni" nell'ambasciata di un "paese amico".

     

    Sempre secondo i legali, Bolsonaro si sarebbe recato lì "su invito" delle autorità ungheresi, con l'unico scopo di "discutere il contesto politico dei due Paesi". Le immagini di videosorveglianza pubblicate dal New York Times mostrano l'ex presidente entrare nell'ambasciata ungherese la sera del 12 febbraio e uscirne il 14 nel pomeriggio. Ieri sera il ministero degli Affari Esteri brasiliano ha chiesto "spiegazioni sulla sistemazione dell'ex presidente", e l'ambasciatore ungherese ha trascorso venti minuti nella sede della diplomazia brasiliana, secondo una fonte governativa di Brasilia. Intanto il giudice della Corte Suprema Federale, Alexandre de Moraes, ha concesso all'ex presidente un "termine di 48 ore" per spiegarsi, hanno riferito all'Afp diverse fonti giudiziarie.

     

    L'ex leader di estrema destra intendeva "fuggire per paura di essere processato per i suoi crimini, di essere condannato e imprigionato", ha accusato sui social network Gleisi Hoffmann, presidente del Partito dei Lavoratori di Lula. Un deputato dello stesso partito, Lindbergh Farias, ha addirittura annunciato di aver contattato l'ufficio della Procura Generale della Repubblica per chiedere la "prigione preventiva" di Bolsonaro. "Questa permanenza nell'ambasciata suggerisce che l'ex presidente stesse cercando di approfittare della sua amicizia con un altro leader di estrema destra per sfuggire al sistema giudiziario brasiliano", ha detto il parlamentare. Nel loro comunicato stampa, gli avvocati di Jair Bolsonaro hanno ricordato che "è risaputo che l'ex presidente ha un buon rapporto con il primo ministro ungherese".

     

    Dichiarato non idoneo lo scorso giugno per aver diffuso false informazioni sul sistema brasiliano di urne elettroniche, Bolsonaro, 69 anni, ha visto stringersi il cappio giudiziario dopo la sua sconfitta contro Lula. La settimana scorsa la polizia federale ha raccomandato il suo rinvio a giudizio in un caso di falsificazione di certificati di vaccinazione contro il Covid-19. L'ex leader è anche nel mirino della giustizia per la presunta appropriazione indebita di doni ricevuti da paesi stranieri, compresi gioielli offerti dall'Arabia Saudita. 

     

     



  • Crolla un ponte colpito da una nave a Baltimora, sei dispersi [VIDEO]

    AGI - Sei persone sono disperse a Baltimora, nel Maryland, dopo essere state travolte dal crollo di un ponte in seguito all'impatto con una nave. Sul ponte, il Francis Scott Key, al momento del tracollo, c'era anche un grande autoarticolato e, secondo i vigili del fuoco, si è anche riversato gasolio nel fiume. Sul posto è giunta "una squadra di sommozzatori per localizzare chi è finito in acqua, almeno una ventina di operai". Prima che la nave colpisse il ponte, l'equipaggio si era accorto di un malfunzionamento dei motori e avvertì di possibili collisioni, ha riferito il 'New York Times'.

     

    I soccorritori sono alla ricerca di sei persone che erano sul Francis Scott Key Bridge quando è crollato. La massiccia nave cargo ha effettuato una chiamata mayday poco prima di colpire il ponte, dando ai funzionari il tempo di fermare il traffico e tentare un'evacuazione. 

     

    BREAKING: Ship collides with Francis Scott Key Bridge in Baltimore, causing it to collapse pic.twitter.com/OcOrSjOCRn

    — BNO News (@BNONews) March 26, 2024

     

    Secondo quanto riportato dal Baltimore Sun, che cita un portavoce del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, è in corso un'importante operazione di soccorso con la chiusura di tutte le corsie e il dirottamento del traffico dal ponte in acciaio lungo 1,6 miglia che fa parte della Interstate 695. "L'intero ponte è crollato nel fiume Patapsco", ha dichiarato Kevin Cartwright, direttore delle comunicazioni dei Vigili del Fuoco di Baltimora. "Abbiamo ragione di credere che ci siano stati veicoli e forse un autoarticolato" che sono finiti in acqua, ha detto Cartwright.

     

    Non c'è nessuna indicazione che il collasso del ponte sia stato frutto di un atto intenzionale, ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un messaggio dalla Casa Bianca. Biden ha ricordato di aver attraversato il ponte "molte, molte volte" durante la sua vita di pendolare tra Washington e il Delaware, dove ha la residenza privata. Biden ha annunciato che visiterà Baltimora e dichiarato che sbloccherà fondi federali per pagare tutta la ricostruzione. "Mi aspetto - ha aggiunto - che il Congresso appoggi il mio sforzo, anche se ci vorrà del tempo".  

     

    Il gioiello di Baltimora

     

    Il Francis Scott Key Bridge fu inaugurato nel 1977. L'intitolazione è al 'Mameli americano', l'autore del poema del 1814 da cui furono tratte le parole dell'inno degli Stati Uniti, "Star Spangled Banner".

     

    Il ponte di acciaio ad arcate è lungo 2.632 metri e consente alla strada Interstate 695, la 'Baltimore Beltway', di superare il fiume Patapsco nei pressi del porto della città del Maryland. Veniva attraversato in media da 11 milioni e mezzo di veicoli all'anno. Nella zona del porto il fiume è attraversato anche da un altro ponte e da un tunnel e sono tutti a pedaggio.

     

    L'arcata più lunga del 'Key Bridge', come viene chiamato dai locali, misura ben 366 metri e all'epoca della costruzione era la terza piu' lunga al mondo per un'opera di questo genere. 

     

     



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