Cosa vogliono gli «indignados»

DIRITTI UMANI

Dell'anno 2011, la parola indignados rimarrà a segnare l'epoca della nuova e mansueta ribellione giovanile; e sarà messa insieme, nel nuovo glossario, a parole antiche come tenda, piazza, accampamento, occupazione; o formule, tipo «99 per cento»; o a luoghi esotici come Tahrir; o a nuvole, come Twitter. Se mettete insieme tutte le pagine di indignati così come, per esempio, appaiono su Facebook, otterrete una potente geografia inaspettata dello stato degli accampamenti della gioventù nel mondo: attraversa tutti gli Stati Uniti, e deborda in America Latina, con forte attivismo in Cile; occupa tutta la vecchia Europa; è accampata nelle piazze del Nord Africa, di Israele, della Siria, arriva anche in Australia. Ma tutto ha avuto inizio dalla Spagna, entrata in verticale crisi economica dopo anni di "miracolo", e in qualche maniera la Spagna è stata la prima a ricevere il contagio dell'altra sponda del Mediterraneo, con l'Egitto e la Tunisia improvvisamente e inaspettatamente svegliatisi da un torpore che si credeva garantito per l'eternità (era la polizia che lo garantiva, s'intende). (...)

L'articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-01-15/cosa-vogliono-indignados-081507.shtml?uuid=AanFCGeE

Il libro:
http://www.marcotropeaeditore.it/index2.php?target=scheda_libro&id_book=157

Informazione di base:

http://it.wikipedia.org/wiki/Movimiento_15-M

http://es.wikipedia.org/wiki/Movimiento_15-M

Passato...prossimo:
http://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3611:15-october-2011-united-for-global-change&catid=46:diritti-umani&Itemid=105