Se il carcere crea mostri

DIRITTI UMANI

Il paradosso della pena sta in questo: che qualunque sia la condanna per qualsiasi tipo di reato, essa apparirà sempre eccessiva al colpevole, sempre troppo mite alla vittima. Ci sono ordinamenti che rimettono alla vittima il potere di esercitare una sorta di vendetta legale contro il carnefice, altri che, una volta punito l'autore di un reato, si disinteressano della sua sorte. Il nostro sistema ha scelto una via di mezzo. Con la pena, da un lato, si risarcisce moralmente la vittima e si infligge la giusta punizione al colpevole; dall'altro, la pena stessa diventa occasione di riscatto. E nel momento stesso in cui le sbarre si chiudono alle spalle del condannato, si comincia a lavorare per restituire alla società un individuo migliore. Questo è lo spirito dell'articolo 27 della Costituzione. La stessa sopravvivenza dell'ergastolo è legata al funzionamento di questo meccanismo di punizione finalizzata al reinserimento: il sistema tollera la pena perpetua soltanto a patto che, col tempo, sia concessa a chiunque, anche al peggior criminale, l'opportunità di cambiare. (...)

L'articolo:
http://www.radicali.it/rassegna-stampa/se-carcere-crea-mostri

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Dalla realtà... alla finzione:
http://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3252:qthe-experimentq&catid=32:vedere&Itemid=135