Crisi ambientale e alimentare globale e declino delle risorse naturali

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Il declino delle falde acquifere, l'incremento della temperature del globo, l'avanzamento dell'erosione dei suoli e della desertificazione, sembrano fenomeni che, oltre a esplicare una interferenza tra gli stessi (ad esempio declino delle falde acquifere e desertificazione, cambiamenti climatici ed erosione), in qualche modo interferiscono con l'aumento del prezzo delle derrate alimentari, in primis dei cereali a livello mondiale. Ai cereali si sta aggiungendo il mais, sempre più usato per produrre i biocombustibili.
Tali materie, usate anche per l'alimentazione animale, influenzano indirettamente anche il prezzo del latte e dei latticini. Un forte aumento del prezzo delle derrate alimentari potrebbe turbare la crescita economica mondiale e questo a sua volta comporterebbe varie reazioni sociali e politiche a catena.
Sullo sfondo c'è naturalmente l'aumento vertiginoso del prezzo del petrolio e in genere dei combustibili fossili, anche esso causa dell'incremento dei prezzi del cibo.
Secondo Lester Brown a questo punto si aprono due strade: continuare ad operare come di consuetudine, ma non sembra essere più possibile, oppure cercare un'altra strada, che può riassumersi nei seguenti tre punti: incrementare la produttività globale di acqua, frenare la crescita demografica globale (in particolare nei Paesi sottosviluppati), ridurre le emissioni di anidride carbonica per stabilizzare il clima. Vanno anche computati i "costi ecologici" dei prodotti. Le conoscenze e le tecnologie sono mature, ma non sempre i Governi sono pronti a prendere decisioni coraggiose, che vanno pertanto influenzate dalla base, e cioè dagli scienziati, dai tecnici, dalle associazioni, dal pubblico. (...)

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http://www.fidaf.it/attachments/645_2008-2%20%28Gisotti%20Crisi%20ambientale%29.pdf