Vaticano - Energia nucleare, diritto inalienabile per lo sviluppo economico e sociale

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“L’energia nucleare è un diritto inalienabile per lo sviluppo economico e sociale”. Lo ha ricordato monsignor Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, a conclusione del convegno organizzato dalla Società Gestione Impianti Nucleari (SOGIN), “La sicurezza nucleare: un bene comune”, svoltosi a Trieste venerdì 16 luglio.
Il già segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha rilevato che la Santa Sede è tra i fondatori dell’Agenzia dell’ONU per l’energia nucleare (AIEA) per “promuovere il bene comune”, seguendo da vicino “il processo di disarmo e non proliferazione nucleare e la ricerca e le possibili applicazioni pacifiche della tecnologia nucleare”.
“Assicurata la sicurezza degli impianti e dei depositi - ha precisato l'Arcivescovo -, regolati in maniera severa la produzione, la distribuzione e il commercio di energia nucleare, mi sembra vi siano i presupposti per una politica energetica integrata, che contempli quindi accanto a forme di energie pulita, anche l'energia nucleare”.
La Dottrina sociale della Chiesa, ha sottolineato monsignor Crepaldi, inserisce l’energia nucleare nella “comune responsabilità dell'umanità a costruire il proprio progresso futuro, nel rispetto non, come spesso si dice, dei diritti dell'ambiente, perché l'ambiente naturalisticamente inteso non ha diritti, ma dei diritti degli uomini, compresi i poveri di oggi e di domani e le generazioni future”. (...)

L'articolo:
http://www.zenit.org/article-23221?l=italian

La trascrizione dell'Intervento:
http://www.zenit.org/article-23211?l=italian