Nanoparticelle sfuggono alle regole

Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 

Sono nelle pitture, nelle creme antirughe, ma anche nei costumi da bagno e presto nei cibi. Sono protagoniste della ricerca scientifica in diversi campi: dalla medicina all'elettronica all'informatica. Ne fanno sempre un maggior utilizzo le aziende farmaceutiche, quelle del settore elettronico, di quello cosmetico e di quello sportivo. Parliamo delle nanotecnologie: materiali strutturati alla dimensione del miliardesimo di metro. Si parla di scala molecolare, addirittura atomica. Per avere un'idea, basta pensare che il diametro di un nanotubo in carbonio misura 1,3 nanometri. Come termine di paragone, possiamo rapportarlo al diametro di un capello, che misura circa 50.000 nanometri. A queste dimensioni, i metalli cambiano completamente proprietà: il carbonio diventa centinaia di volte più resistente dell'acciaio, l'oro fonde a temperatura ambiente e l'alluminio rischia di esplodere. Soprattutto, la possibilità di utilizzare materiali in una scala che è la stessa del Dna e dei virus apre enormi possibilità di applicazione. Proprio le dimensioni delle nanoparticelle, però, destano anche preoccupazioni per i possibili effetti sulla salute e sull'ambiente: le loro dimensioni ridotte, infatti, le rendono potenzialmente più attive sulle cellule degli organismi. Apportano sicuri benefici, certo, ma probabilmente ancora non ci si è soffermati abbastanza sui loro rischi. (...)

L'articolo:
http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=553&IDSezione=0&ID=421885

Passato...prossimo:
http://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2433:nanotecnologie-la-prudenza-non-e-mai-troppa&catid=112:nutrizione&Itemid=104