"Il libro e la lettura" - Un inedito di Giorgio Manganelli
(...) Roma è piena di scritte vecchie di molti secoli, che ricordano che per queste strade, su questo selciato un tempo si parlava una lingua diversa, simile e lontana dalla nostra di oggi. Supponiamo che quella lapide sia una pagina, e che si giustapponga ad altre innumerevoli pagine; tutte dedicate a tutti e a nessuno in particolare: ecco un libro. La legge tutela il segreto epistolare, perché una lettera è scritta da un’unica persona ad un’altra, ugualmente unica; reca un messaggio comprensibile solo nell’ambito segreto di una vita singola. Può decidere tutto per
una o due persone, ma non ha nulla da dire alle altre. Il libro è una lettura che non ha busta, né indirizzo.
Riguarda la vita di tutti noi, di ciascuno di noi. È nostra, ma anche di persone che non sono più, non sono ancora. Nulla di un libro ci fa consapevoli di appartenere ad una comune umanità, illuminata e tormentata dalle medesime speranze e angosce. Il libro non si sa dove va, chi incontrerà, come sarà accolto; esso viaggia in mezzo a noi come un meraviglioso enigma. (...)
L'articolo:
http://letturalenta.net/2010/10/un-inedito-di-giorgio-manganelli/
Informazioni biografiche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Manganelli
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