La salute non si compra, si fa insieme
L’iperspecializzazione della medicina e il suo matrinomio con il dio profitto hanno favorito non solo il business di poche grandi multinazionali farmaceutiche ma anche la creazione di nuove categorie di malattie, l’intossicazione da farmaci e la perdita della capacità di ciascun individuo di prendersi cura di se stesso, di badare alle proprie fragilità e ripensare i propri stili di vita. Eppure, è accertato da tutti gli studi sul campo che i fattori ambientali e sociali influiscono in modo preponderante sulla qualità della salute, i tassi stessi di mortalità sono correlati ai redditi, le capacità di cura e di guarigione di una persona dipendono in larga misura dalla sua condizione di vita e dai supporti familiari e comunitari. (...)
L'articolo:
http://comune-info.net/2013/11/la-salute-non-si-compra-si-fa-insieme/
Il Congresso di Slow Medicine:
http://www.slowmedicine.it/congresso-slow-medicine-2013.html
Da leggere:
http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews_dettaglio_recensione.asp?id_contenuto=3746454#
Il libro:
http://www.sperling.it/slow-medicine-giorgio-bert-andrea-gardini-silvana-quadrino/
Gli ultimi sviluppi:
http://oggiscienza.it/2015/05/22/la-cura-tra-uso-e-abuso/
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=39006&fr=n
Il sito:
Passato... presente:
http://www.fabiomanzione.it/index.php?searchword=slow+medicine&ordering=newest&searchphrase=all&limit=20&option=com_search
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Competizione terapeutica, ai danni del paziente e del sistema sanitario:
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