Russia - La capitale siberiana del greggio osa l'eco-politica
AMBIENTE |
Esiste un luogo comune che vuole il deserto come ambiente naturale per il barile di petrolio. Ma è dalla tajga che fuoriesce il 51% del principale produttore al mondo: la Russia.
Un distesa senza fine di pini e betulle, coperti per la maggior parte dell'anno dalla neve. Non il sole e la sabbia, ma il ghiaccio e il vento. Non le vesti bianche degli emiri, ma i colori sgargianti e i volti camusi degli uomini e delle donne Khanty e Mansi, minoranze protette di casa nel territorio di Ugra, Siberia centrale. Ben 22.438 ettari di bosco, il 4,27% dell'infinita distesa verde che copre gran parte della Russia. Ma Ugra con i suoi 466 giacimenti è anche il 7,3% dell'intera produzione mondiale di petrolio. Più dell'Iran (4,9%), più della Cina (5,6%) e praticamente a livello degli Usa (7,7%). (...)
L'articolo:
http://www3.lastampa.it/ambiente/sezioni/news/articolo/lstp/469295/
Informazione di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Chanty-Mansijsk
http://en.wikipedia.org/wiki/Khanty-Mansiysk
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Siberia - Pastori di renne contro il colosso petrolifero:
Informazione di base:
http://en.wikipedia.org/wiki/Komi-Izhemtsy
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Passato...prossimo:
http://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5002:russia-new-environmental-policy-adopted&catid=33:ambiente&Itemid=58
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