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«Non è possibile costruire la pace se ci sono ancora persone che soffrono la fame». Una frase storica, pronunciata nel lontano 1946 da Sir John Boyd Orr, il primo Direttore generale della Organizzazione delle Nazioni Unite per l' Alimentazione e l' Agricoltura (FAO). Un problema quello della fame che, nonostante siano trascorsi molti anni, rimane purtroppo sempre di attualità. Ed è per questo motivo che, all' interno della conferenza di «Science for Peace» organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi, è prevista una presentazione dedicata a questo tema. I numeri sono allarmanti ma servono a fotografare meglio le sfide che il mondo deve affrontare. Il 75 per cento dei 923 milioni di affamati e dei poveri del mondo vivono in zone rurali in Paesi in via di sviluppo e traggono il proprio sostentamento dall' agricoltura. Ma la produzione alimentare può essere messa a rischio dall' instabilità politica che spesso genera conflitti e guerre. Le piantagioni e le infrastrutture dedicate alla produzione alimentare vengono spesso distrutte, e pochi agricoltori investono nella produzione di cibo. Tutto ciò porta inevitabilmente alla genesi di carenze alimentari, alla fame e alla povertà. Sarebbe errato però pensare che la sola guerra sia causa della fame nel mondo. Anche quest' ultima infatti può essere l'origine di molti conflitti, all' interno di un ciclo di spreco e distruzione. La mancanza di risorse idriche e la concorrenza sono già divenute le cause di alcuni conflitti nazionali e internazionali. (...)

L'articolo:
http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/13/soccorso_della_pace_co_9_111113084.shtml

Il sito:
http://www.fondazioneveronesi.it/divulgazione/science-for-peace/