Ventidue anni fa, il 6 e 7 luglio 1988 una lunga serie di esplosioni e incendi distrusse la piattaforma petrolifera "Piper Alpha", nella zona britannica del mare del Nord; a circa 200 km da Aberdeen, Scozia.
Delle 226 persone che quel giorno erano impegnate sull'attrezzatura, 167 morirono in quell'inferno di fuoco. Per il settore degli idrocarburi è stata la più grande tragedia degli ultimi decenni quanto a numero di vittime, ma anche una vera calamità per il settore assicurativo, con perdite materiali valutate allora a 850 milioni di dollari, pari 1,6 miliardi di dollari al potere d'acquisto del 2009. La vicenda convinse le compagnie petrolifere a modificare, dopo quell'episodio, gli standard di sicurezza delle piattaforme off-shore.
Che Piper Alpha sia stato il più grave incidente avvenuto nel settore degli idrocarburi negli ultimi 40 anni lo rivela un rapporto appena pubblicato da Marsh, leader nel campo del brokeraggio assicurativo, intitolato 'The 100 Largest Losses". Vi sono analizzati i 100 peggiori incidenti che hanno colpito il settore dal 1972 al 2009, ricalcolando i danni in dollari al potere d'acquisto del 2009 e ripartendoli tra cinque diverse attività: raffinazione, impianti petrolchimici, lavorazione del gas, sistemi di distribuzione ed estrazione. (...)
L'articolo:
http://www.csaimpianti.it/events/view_event/160/1
Il Rapporto:
http://www.marshriskconsulting.com/Load/article_452602.pdf
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