"Sette” o culti alternativi? Uno sguardo nel bisogno di credere
Il punto è il bisogno di credere. Un dato a partire dal quale le scienze sociali, alla luce di verifiche e riscontri scientifici, stanno problematizzando la realtà estremamente complessa e sfuggente dell’affiliazione e della disaffiliazione, invitandoci anche ad adottare una terminologia più sfumata e cauta, che meglio aderisca ad una materia dove nulla è dato per scontato. Ha senso dunque parlare ancora di sette? Oppure dobbiamo ragionare in termini di “culti alternativi” e “movimenti minoritari”, dove trovano spazio le fragilità, le attese umane, ma anche, non dimentichiamolo, la libera e consapevole autodeterminazione dell’individuo? (...)
La trasmissione:
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-0c8b7565-248d-40f5-9dc2-dfc58ad477ff.html
Informazione di base:
https://it.wikipedia.org/wiki/Setta
https://en.wikipedia.org/wiki/Sect
https://fr.wikipedia.org/wiki/Secte
https://es.wikipedia.org/wiki/Secta
Passato... presente:
http://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6737:perche-crediamo&catid=31:meditare&Itemid=138
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