I temi della promozione della salute e dell’educazione alimentare diventano sempre più importanti in una società in cui si assiste nella popolazione ad un aumento dell’ obesità ed un aumento conseguente dei rischi di patologie vascolari, metaboliche e neoplastiche.
"Per i consumatori non vi sono rischi microbiologici collegati all'utilizzo di alimenti irradiati". È quanto affermano gli esperti scientifici dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, che hanno aggiornato un precedente parere scientifico sull'irradiazione degli alimenti,
«Basta diete formulate da professionisti sprovvisti della laurea di Ippocrate. I soli a poterle prescrivere sono i medici. Perché si tratta di vere e proprie cure destinate a persone malate.
Rispettosa delle norme italiane ed europee, buona, sicura, potabile. Dell’acqua del rubinetto parliamo con Massimo Ottaviani, direttore del reparto d’igiene delle acque interne dell’Istituto Superiore di Sanità, che non manca, però, di sottolineare qualche buco… nell’acqua. (...)
La normativa italiana prevede delle precise temperature per il trasporto e la conservazione degli alimenti deperibili refrigerati, congelati e surgelati che devono essere rispettate nelle fasi di trasporto, magazzinaggio ed esposizione in vendita.
Il 17 marzo la Commissione europea e il governo canadese hanno siglato un accordo preliminare (“Memorandum of understanding”) che prevede l’esportazione in Europa di carni bovine di alta qualità, provenienti da animali non trattati con ormoni della crescita. “L’accordo odierno è un passo importante per la risoluzione di una disputa in corso da molto tempo” – ha affermato John Clancy, un portavoce della “EU trade” – “e permetterà di sgravare gli esportatori europei dai costi delle sanzioni sul mercato canadese.”Si mette così fine a llungo contenzioso in sede WTO (“World Trade Organization”, Organizzazione Mondiale del Commercio), collegato al divieto di commercializzare in Europa carni di bovini trattati con gli ormoni della crescita (“hormonal growth promoters”, HGPs) che invece sono tollerati in Canada e anche negli Usa. (...)