(...) After six years of negotiations, the tenth meeting of the Conference of the Parties to the Convention on Biological Diversity adopted the Nagoya Protocol on 29 October 2010, in Nagoya, Japan. The Protocol builds on the Convention and supports the further implementation of one of its three objectives: the fair and equitable sharing of benefits arising out of the utilization of genetic resources. The Protocol provides the means to translate the Convention's objective into reality. (...)
"Entro l’anno appena iniziato le Autorità d’Ambito Ottimale (ATO) saranno soppresse e alle Regioni sarà affidato il compito di individuare i soggetti cui devolvere le funzioni di gestione delle risorse idriche.
As Malaysia prepares to convert around 7,000 hectares of forest into an oil-palm plantation, ecologists are starting one of the biggest environmental projects ever run. The ten-year-long Stability of Altered Forest Ecosystems project will be launched on 29 January in the forests of the Maliau Basin on the island of Borneo, where the study is based. It is being funded with 30 million ringgits (US$10 million), from Sime Darby, a Malaysia-based company involved in palm-oil production, and will look at changes to biodiversity and the resources and processes provided by the ecosystem as the forest is logged and replanted with oil palms. (...)
Le città italiane sono malate di Mal'Aria, di scarsa qualità dell'aria, di smog e polveri sottili, di biossido di azoto e ozono, cui si aggiunge il rumore.
Cade il 2 febbraio la Giornata mondiale delle zone umide del 2011, in coincidenza con i 40 anni della Convenzione di Ramsar, primo trattato internazionale per la tutela delle risorse naturali - che prende il nome dalla località iraniana dove venne firmato nel 1971 ed è attualmente sottoscritto da 160 paesi – e nell’anno che l’Onu ha voluto dedicare alle foreste. Bacini naturali e artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra e salata, le zone umide sono allo stesso tempo simbolo del degrado del pianeta ed elemento insostituibile nella lotta per la sua conservazione. Sebbene, infatti, fiumi, laghi, paludi, torbiere, lagune costiere, delta fluviali, foreste di mangrovie, barriere coralline, saline, bacini artificiali e risaie coprano solo il 6% della superficie terrestre, costituiscono i principali serbatoi della sua biodiversità, sono i più importanti siti di stoccaggio di anidride carbonica (ne trattengono il doppio di quello presente in tutte le foreste del mondo e la loro distruzione causerebbe il rilascio di 771 miliardi di tonnellate di gas serra, cioè una quantità pari a due volte quella già presente nell’atmosfera) e garantiscono la produzione del 24% del cibo mondiale. (...)