L'Ergonomia (o scienza del Fattore Umano) ha come oggetto l'attività umana in relazione alle condizioni ambientali, strumentali e organizzative in cui si svolge. Il fine è l'adattamento di tali condizioni alle esigenze dell'uomo, in rapporto alle sue caratteristiche e alle sue attività. Nata per studiare e far rispettare nella progettazione una serie di norme che tutelano la vita del lavoratore e accrescono l'efficienza e l'affidabilità dei sistemi uomo-macchina, l'ergonomia ha allargato il proprio campo di applicazione in funzione dei cambiamenti che sono sopravvenuti nella domanda di salute e di benessere. L'obiettivo attuale è quello di contribuire alla progettazione di oggetti, servizi, ambienti di vita e di lavoro, perché rispettino i limiti dell'uomo e ne potenzino le capacità operative. L'ergonomia si alimenta delle acquisizioni scientifiche e tecnologiche che permettono di migliorare la qualità delle condizioni di vita, in tutte le attività del quotidiano.(...)
La macroeconomia come un sottosistema aperto di un ecosistema naturale non illimitato
(...) Esiste ormai una notevole ed avanzata riflessione sulla costruzione di un nuovo modello economico che non è più appannaggio dei soli circoli culturali, accademici e scientifici o delle associazioni impegnate nei campi sociali ed ambientali, come è avvenuto nell’arco degli ultimi decenni, ed è una riflessione che coinvolge commissioni di tanti governi, grandi economisti, opinionisti, studiosi di fama, figure politiche di spicco ecc. (...)
A distanza di 25 anni da quella maledetta notte tra il 2 e il 3 dicembre del 1984, quando a Bhopal (nello stato indiano del Madhya Pradesh) esplose un serbatoio nello stabilimento della Union Carbide, filiale di una multinazionale statunitense che produceva fertilizzanti e insetticidi agricoli, il governo indiano ha deciso di finanziare nuove ricerche per studiare gli effetti di quello che è stato a ragione definito il più grave indidente chimico della storia, e monitorare l'impatto delle sostanze tossiche ancora presenti nel sito della fabbrica ormai indisuso. (...)
Per Nicholas Stern, lエex chief economist della Banca Mondiale, servono mille miliardi di dollari per una riduzione drastica delle emissioni di carbonio. E non si può perdere più altro tempo (...)
Si sono conclusi i lavori dei "Bonn Climate Change Talks” che si sono tenuti dal 29 marzo all'8 aprile. Durante i confronti avuti in questi giorni, sono state individuate diverse ipotesi e diversi scenari da discutere a dicembre a Copenaghen, con riferimento ai "quattro pilastri" della road-map di Bali, sia in relazione ad un nuovo protocollo di Kyoto che sarebbe, in sostanza quello attuale, emendato e prorogato fino al 2020 (o forse al 2030), sia in relazione agli obiettivi a lungo termine (stabilizzazione delle concentrazioni atmosferiche dei gas serra) così come stabilito dall'art. 2 della Unfccc (UN Climate Change Convention). L'esortazione, alla fine dei lavori, di Yvo de Boer, presidente della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, ad osare di più e ad essere più ambiziosi, esprime in realtà il timore che le differenti "visioni" fra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo non hanno ancora trovato un accordo.(...)
La malaria o paludismo es la enfermedad parasitaria más importante del ser humano y Plasmodium falciparum es el parásito que causa casi todos los casos de malaria grave y complicada. La malaria se transmite a través de la picadura de mosquitos Anopheles y es una de las principales causas de mortalidad infantil en los países en los que todavía es endémica. Cada año se producen alrededor de 300 millones de casos de malaria y aproximadamente un millón de muertes por esta causa. Además, y sobre todo en África subsahariana donde la transmisión de la enfermedad es intensa y permanente, es una de las principales causas de morbilidad en forma de anemias crónicas en niños y embarazadas, abortos, bajo peso al nacer y secuelas neurológicas, entre ellas retraso psicomotor. Todo esto, junto con el absentismo escolar y laboral durante las crisis febriles, en países donde no existen sistemas de protección social hace que la malaria esté íntimamente ligada con la pobreza.(...)