(...) Le istituzioni internazionali non sono in grado di affrontare, figuriamoci di risolvere, le grandi crisi mondiali. Nemmeno di fronte a una violazione palese di ciascuno dei primi 12 articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Se c'è un principio, uno solo, che la comunità internazionale è obbligata a tutelare è quello secondo cui chi guida un Paese ha il dovere di proteggere i propri cittadini e non può ucciderli a decine e decine di migliaia – non importa se col gas, col fucile o con il machete. Se con le buone (meglio) o con le cattive (se necessario) le istituzioni sovranazionali non riescono a impedire né a fermare né a punire una strage prolungata di uomini, donne e bambini, be', a che cosa serve una comunità internazionale? Che ce ne facciamo? (...)
Il numero di minori lavoratori nel mondo è diminuito di un terzo dal 2000, passando da 246 milioni a 168 milioni, secondo un rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) pubblicato ieri.
Il 21 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Pace, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1981 (Risoluzione 36/67)
Da diverse settimane l’Europa orientale è in pieno fermento. Cortei di manifestanti attraversano le principali piazze di Sofia, Lubiana, Sarajevo e delle altre capitali dell’Est, tutti inneggianti contro la corruzione, il malgoverno e l’«autoreferenzialità» di classi politiche tacciate d’incompetenza, se non addirittura di vera e propria disonestà. Nell’Europa un tempo socialista, la legittimità dei vari governi è stata messa in forse un po’ ovunque. Eppure, al di fuori del perimetro dei Balcani, nessuno ne parla. (...)
La denuncia riguarda il popolo degli Ayoreo e arriva nuovamente da Survival International, che fa le pulci al rapporto “3ª Comunicación de progreso del Pacto Global –
Fare delle sponde del piccolo e suggestivo lago d'Orta, tra le province di Novara e Verbano Cusio Ossola, un luogo di riflessione e di stimolo sui fondamenti e le sfide che riguardano oggi la dignità dell'uomo e il suo rispetto nel mondo. Questo, in estrema sintesi, il senso dell'iniziativa del Festival della Dignità Umana, una prima volta nel panorama culturale nazionale, che vedrà un'anteprima nei giorni tra il 12 settembre e il 3 ottobre 2013 tra i comuni novaresi di Pettenasco, Borgomanero e Ghemme e il comune cusiano di Omegna. Una rassegna di incontri, dibattiti, spettacoli realizzata dall'associazione borgomanerese "Dignità e Lavoro – Cecco Fornara" e dalla fondazione novarese "Persona" in collaborazione con Amnesty International, che della dignità e dei diritti umani fa da oltre 50 anni la propria "ragione sociale". (...)