Recensione: Lo sviluppo è libertà

LO SVILUPPO E’ LIBERTA’

di A. Sen, Mondadori, 2000, pp. 352, Lit. 35.000


Che cosa dobbiamo intendere oggi per “sviluppo”? La crescita del prodotto nazionale lordo di una nazione? L’aumento dei redditi di un individuo? Il progresso economico? L’industrializzazione di un paese? La modernizzazione di una società?

Secondo Amartya Sen, premio Nobel 1998 per l’economia, autore di questo libro destinato a diventare un punto di riferimento nella storia del pensiero economico, lo svuluppo deve essere inteso come un processo di espansione delle libertà reali di cui godono gli esseri umani.

La sfida dello sviluppo consiste nell’eliminare le varie forme di “non libertà” (dalla fame alla miseria, dalla tirannia alla precarietà economica, dall’intolleranza alle varie forme di discriminazione) che limitano o negano all’uomo l’opportunità e la capacità di agire secondo ragione e di costruire la vita che preferisce.

Per provare le sue tesi Sen, con analisi rigorose ed originali, attinge non solo alla filosofia politica e all’etica ma anche alle teorie della scienza economica e alla visione storica delle vicende geopolitiche che hanno caratterizzato l’ultimo secolo, dimostrando che il benessere economico non è di per sè sinonimo di rispetto dei diritti elementarie dell’individuo e dell’ambiente e che solo laddove si è avuto il coraggio politico di affrontare seri programmi di interventi sociali in favore dell’ediucazione e dell’assistenza sanitaria si sono ottenute vittorie significative contro la povertà e l’arretratezza economica.

 

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