Recensione: Storia, scienza e diritto comunitario dell'ambiente

STORIA, SCIENZA E DIRITTO COMUNITARIO DELL'AMBIENTE

di A. Abrami, CEDAM, 2001, pp. 1145 + CDRom (oltre 250 MB di dati), Euro 82,63

 

Il tema "ambiente", espresso in tutte le sue ramificazioni, è argomento interdisciplinare per antonomasia e comporta, proprio per la sua complessità, l'esame di un insieme di dati scientifici, storici, politici, economici e giuridici spesso di non facile lettura. L'autore, magistrato presso la Corte di Appello di Venezia e docente di Diritto comunitario dell'ambiente all'Università di Urbino, ha affrontato l'arduo impegno di un riordino di una materia tanto vasta proponendoci un'originale chiave di lettura: porre in relazione la scienza giuridica con la complessità dell'approccio scientifico ai problemi ambientali.

Accanto alla frequente citazione nel testo del termine "interrelazione" c'è la preoccupazione costante dell'autore di dare un chiaro impianto teorico al sistema, attraverso la fissazione di alcuni "concetti base" utili per operare sia a livello disciplinare che interdisciplinare. L'ottica che guida l'autore è quella di individuare nel principio dello "sviluppo sostenibile" (corredandolo di nuovi e pertinenti argomenti) un possibile fondamento di una comune concezione di tutela ambientale, quanto mai necessaria per superare il dualismo giuridico tra concezioni romanistiche ed anglosassone-nordica nell'ambito della legislazione ambientale sul piano internazionale.

Esemplifativa in questo senso è l'analisi della normativa comunitaria e le sentenze della Corte di Giustizia europea che ci danno modo di verificare la effettiva condotta dei 15 paesi della Ue in riferimento al rispetto della legislazione condivisa dagli Stati.

Arricchisce la già corposa veste editoriale del volume un pregevole CD-Rom (consultabile in forma di ipertesto con un indice web ed interessanti percorsi di ricerca, sia libera che guidata, eventualmente approfondibili sui siti internet di collegamento) in cui si possono ritrovare i vari documenti citati nel testo.

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Il sito dell'IAES - Accademia internazionale di Scienze Ambientali:

http://www.iaes.info/start.htm

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