Recensione: Sincronia

SINCRONIA - I ritmi della natura, i nostri ritmi

di S. Strogatz, Rizzoli Editore, 2003, pp. 425, Euro 19,00


Dopo secoli in cui si è studiata la natura sezionandola in porzioni sempre più piccole, stiamo cominciando a domandarci come rimettere insieme i pezzi. Anche se questa affermazione è risuonata più volte negli ultimi trent’anni (riproposta, con sfumature diverse, dai sostenitori della cibernetica, della teoria delle catastrofi, di quella del caos e di quella della complessità) di fatto si è continuato a fare scienza in modo riduzionistico, analizzando “il particulare” dei tanti universi del sapere.

Oggi però, persino gli scienziati più cinici e tradizionalisti cominciano a riconoscere che tale metodologia non può spiegare i grandi misteri: l’origine della vita, i cicli biogeochimici, il funzionamento di una cellula, il cancro, la coscienza.

Ciò che rende tutti questi problemi irrisolti è il loro carattere dinamico: ecco perchè lo studio della sincronia e dei fenomeni ritmici ha potuto fornire intuizioni penetranti su moltissimi fenomeni (dalle aritmie cardiache alla superconduttività, dai cicli del sonno e della veglia alla stabilità delle reti di distribuzione elettrica).Eppure tutto è nato dalla poesia degli antichi resoconti dei viaggiatori che nel XVI secolo si recavano in Malesia e in Thailandia e che narravano dell’incredibile spettacolo offerto da chilometri di lucciole che lampeggiano all’unisono lungo le rive dei fiumi.

Per ragioni misteriose lo spettacolo della sincronia fa vibrare corde misteriose dentro di noi: forse, come sostiene l’autore, ci rendiamo conto istintivamente che se un giorno trovassimo la fonte dell’ordine spontaneo scopriremmo il segreto dell’universo...

 

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